Relazione della giuria

Dopo l’esame del materiale presentato e limitandosi a questo, la Giuria esprime, un giudizio positivo di qualità per un elenco di circa 180 prodotti o gruppi di prodotti; il che testimonia – con il 15% - del buon livello medio della produzione presentata.

Sui 180 prodotti, la cui scelta costituisce già per essi un riconoscimento significativo, la Giuria ha deciso di assegnare 42 “Compassi d’oro”, anche tenuto conto del lungo intervallo (9 anni) trascorso dall’ultima edizione.

Di questi premi, tre sono stati assegnati ad aziende od enti che si sono particolarmente distinti per la loro complessiva attività nel campo del design, e precisamente:

-l’Olivetti, di cui il “Compasso d’oro” intende in questa occasione valorizzare l’attività di promozione del design operata attraverso le sue realizzazioni riguardanti sia la propria immagine aziendale, sia la generalità dei suoi prodotti;

- la Kartell, per la sua politica aziendale voluta da Giulio Castelli e Anna Castelli Ferrieri, e basata sulla coerenza della progettazione dei suoi prodotti e su una costante ricerca di immaginazione evolutiva;

- l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (Disegno Industriale) di Roma che, sotto la guida del suo direttore fondatore Aldo Calò, costituisce punto di riferimento per il necessario futuro sviluppo della didattica del design in Italia, avverso a tutti gli ostacoli che tale sviluppo ha incontrato e tuttora incontra.

Altri 35 “Compassi d’oro” sono stati assegnati a prodotti ed elaborati di graphic design, l’elenco dei quali pone in evidenza, accanto a nomi di pionieri e operatori ormai noti e affermati, anche nomi di designer e di aziende o enti che emergono ora con realizzazioni di notevole maturità professionale e industriale; ancorché sembri di rilevare una utilizzazione di giovani forze minore dell’auspicabile da parte della committenza, particolarmente di quella costituita dalle aziende maggiori.

La Giuria, peraltro, ha rilevato il fatto che taluni prodotti che possono essere considerati quali proposte di grande interesse strutturale al di fuori del loro aspetto edonistico non sono stati presentati; probabilmente per via di una mancata coscienza, da parte delle imprese, della loro validità e funzione innovativa nella concezione stessa del design, tenuto conto del rapporto tra l’evoluzione tecnologica e il mutato atteggiamento socio-culturale e socio-economico.

Inoltre la Giuria, con rammarico, non può non lamentare in generale la inconsistente azione promotrice della committenza pubblica, la quale da anni viene sollecitata ad intervenire concretamente nell’area dei beni e dei servizi collettivi.

La Giuria, infine, pur assegnando quattro “Compassi d’oro” alle più significative ricerche di design primario e di promozione del design, deve constatare la mancata presentazione di qualificati studi o saggi  sul design apparsi nell’arco degli anni considerati, i quali pertanto non hanno potuto essere presi in esame.

 

Angelo Cortesi
Gillo Dorfles
Augusto Morello
Arthur Pulos
Yuri Soloviev