Alberto Rosselli: una mostra a Milano

Alle radici del successo internazionale del design italiano, nella seconda metò del Novencento, c'è un nome ben noto a chi frequenta la storia del design ma poco celebrato rispetto al valore del suo lavoro: quello di Alberto Rosselli. Una mostra milanese ne ripropone il lavoro multiforme e fondamentale.


Rosselli (1921-1976) fu attivo come designer e come architetto, come intellettuale e come organizzatore culturale (fu il primo presidente dell'ADI nel momento della sua costituzione, dal 1956 al 1957) ma per carattere privo delle doti di una star. 












Dall'alto: le poltrone in fiberglass Play (1956) e Jumbo (1968), per Saporiti, e la lampada Siderea (per Tato, 1969).



 
La copertina del primo numero di Stile industria, 1953. 

 
La mostra presenta la collezione competa di Stile industria (41 numeri dal (1953-1963) di cui Rosselli fu direttore. Con la rivista sono esposti libri, fotografie e disegni che parlano del fitto intreccio di iniziative culturali (oggi si direbbe "rete") in cui si sviluppò il lavoro di Rosselli: dai rapporti familiari con Gio Ponti  a quell professionali con Gianni Mazzocchi che portarono alla nascita della rivista Domus, ai rapporti con i grandi nomi della grafica degli anni Cinquanta e Sessanta (Steiner, Munari, Tovaglia, Pintori, Provinciali) che disegnarono le copertine di Stile industria, ai collaboratori della rivista, da Max Bill a Gillo Dorfles a Ettore Sottsass.
 
 
Alberto Rosselli
1 - 24 marzo 2018
Galleria Spazio
via Spallanzani 19, Milano

Orario d'apertura: 
dal martedì al venerdì, ore 10-13 / 14.30-19, 
domenica e lunedì chiuso.