Giancarlo Iliprandi

È scomparso a Milano il 15 settembre Giancarlo Iliprandi, progettista grafico e designer, presidente di ADI dal 1999 al 2001, tra i maggiori rappresentanti della cultura del progetto italiana della seconda metà del Novecento.


Dopo un'iniziale iscrizione alla facoltà di Medicina (1943-1946) si era diplomato all'Accademia di Brera in Pittura (1949) e in Scenografia (1953). Negli anni della guerra aveva maturato la posizione cui restò fedele per tutta la vita, secondo la quale all'attività professionale non possono non accompagnarsi la passione per la cultura in generale e l'impegno etico e civile.





Affermatosi nel settore della comunicazione pubblicitaria e della grafica editoriale nel corso degli anni Sessanta, in base a questa sua convinzione aveva messo la sua attività di art director al servizio delle campagne civili degli anni Settanta, impegnando parallelamente con continuità le sue capacità di relazione a favore delle categorie professionali di cui faceva parte.

Socio ADI dal 1961, aveva fatto parte del Comitato Direttivo dal 1971 al 1973, ne era stato due volte vicepresidente (1985-1987 e 1991-1992) e presidente dal 1999 al 2001, avviando tra l'altro nel corso del suo mandato la realizzazione dell'ADI Design Index.
Nel 2002 fu presidente pro tempore della Fondazione ADI per il Design Italiano, poi Fondazione ADI Collezione Compasso d'Oro.






Intensissima da sempre la sua attività nelle associazioni professionali italiane e internazionali: presidente dell’Art Directors Club Milano (1967 e 1970), Chairman del BEDA, Bureau of European Designers Associations (1988-1989), presidente di Icograda, International Council of Graphic Design Associations (1991-1993). Fece parte dal 2006 al 2008 del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Polidesign.

Era socio onorario dell’AIAP, Associazione Italiana Progettazione per la Comunicazione Visiva, di AliDesign, Associazione Laureati in Industrial Design, e dell’ADI.





Mai abbandonata, anzi coltivata con passione, l'attività di disegno e di pittura, che emergeva periodicamente nell'elaborazione in studio dei suoi raffinati appunti di viaggio (spesso nei deserti africani e asiatici) proposti, con testi e immagini, in volumetti da lui stesso impaginati e editi.

Tra i fondatori dell’ISIA di Urbino, fece parte del Comitato Scientifico-didattico della scuola dal 1974 al 1984. All'IED di Milano insegnò Grafica editoriale (1984-1987) e Grafica di pubblica utilità (1990-1995). Dal 1999 teneva un laboratorio di Comunicazione visiva alla Scuola del Design del Politecnico di Milano, dove nel 2002 gli venne conferita la laurea ad honorem. Dal 2007 era anche direttore del corso di alta formazione in Type Design.


    


Una sintesi della sua opera di progettista grafico è raccolta nel volume *Note, pubblicato nel 2015, mentre Sketch, Think, Draw, dello stesso anno,  raccoglie disegni e spunti di metodo creativo.