Industria e cultura

Alla mostra milanese sui cento anni della Rinascente il terzo appuntamento è dedicato al rapporto tra l'industria e la cultura, di cui la società milanese è stata promotrice nel secondo dopoguerra.


L'Italia e le sue spine in un disegno di Alessandro Mendini sulla copertina del numero speciale di Domus.


Un discorso che si amplia alla situazione contemporanea e ai problemi di oggi: viene presentato anche un numero monografico della rivista Domus intitolato Non c'è Italia senza spine: "Un omaggio a quello che il suo storico direttore, Gio Ponti, amava chiamare l’'orgoglio del lavoro italiano'”, spiega il curatore del numero Fulvio Irace. Ma anche "un invito accolto con sollecitudine perché mai come in questo momento l’Italia ha bisogno di consolidare la propria vocazione all’eccellenza e di rinforzare la pratica del progetto come trasformazione del passato in futuro vivente. Sconfiggere la crisi, non lasciarsi condizionare dalla paura: la memoria vivente dei territori, la tradizione come spinta e non come vincolo, la bellezza come tensione e non come deterrente, sono i fili conduttori dei tanti racconti raccolti in queste pagine".

Intervengono all'incontro, con Irace, Ippolito Pestellini Laparelli, OMA/AMO; e Leonardo Sonnoli, Alliance Graphique Internationale.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.


Quando l'industria si fa cultura
23 giugno, ore 17
Palazzo Reale, Appartamento del Principe,
sala delle Quattro Colonne
p.zza Duomo, Milano