Lina Bo Bardi: un'interpretazione

Il contributo di Lina Bo Bardi alla storia del progetto, il suo metodo, le sue ricerche e l’influenza che anche oggi esercitano su artisti e progettisti vengono riproposti a Milano dalla mostra "Lina Bo Bardi: Together", a cura di Noemí Blager: una reinterpretazione attraverso il lavoro di un’artista (Madelon Vriesendorp), di un filmmaker (Tapio Snellman) e di una fotografa (Ioana Marinescu).




Lina Bo Bardi (1914-1992), architetto e designer, organizzò numerose mostre di arte popolare brasiliana, individuando un valore estetico e poetico negli oggetti artigianali della vita quotidiana: utensili, figure votive, ex-voto, giocattoli e oggetti di latta. Vriesendorp ha selezionato oggetti dai mercati di Salvador de Bahia e da un workshop da lei condotto sul posto per esporli nella mostra.

I film di Tapio Snellman non cercano di spiegare l’architettura di Lina Bo Bardi focalizzandosi sugli edifici ma illustrano la vita del SESC Pompéia, il centro culturale della Bo Bardi a San Paolo. A essi si aggiungono film dedicati alla concezione dei materiali, delle textures e dei colori – il mondo tattile di Lina Bo Bardi – e la sua ispirazione tratta dall’artigianato, dalla musica, dalle abitudini e dagli stili di vita brasiliani.

Le fotografie di Ioana Marinescu e un film di Tapio Snellman ricreano l’atmosfera della residenza privata dell'architetto, mostrando gli oggetti che l’arredavano (dai giocattoli, alle opere d’arte, ai materiali di riciclo), insieme all’esposizione della Bardi’s Bowl Chair, la poltroncina disegnata da Lina nel 1951 e oggi prodotta per la prima volta da Arper.in un'edizione limitata di 500 pezzi.

La linea del tempo e il documentario sulla vita di Lina Bo Bardi, realizzato nel 1980, accompagnano l’esposizione sino alla sua parte conclusiva: uno sguardo all’intimo mondo della Casa de Vidro di San Paolo, attualmente sede dell’Instituto Lina Bo e P.M Bardi.

 

Lina Bo Bardi: Together
4 settembre – 5 ottobre, Triennale Design Museum
v.le Alemagna 6, Milano