Metodo italiano e prodotti cinesi

Un accordo importante è stato firmato dall'ADI e dalla CIDA, China Industrial Design Association: una selezione di produttori cinesi affideranno il progetto di nuovi prodotti a designer ADI, che svolgeranno il ruolo di veri e propri tutor del progetto, coinvolgendo anche le università locali. ADI si occuperà del brief e della supervisione di tutte le fasi del lavoro di progettazione, che proporrà alle aziende i designer italiani, selezionati tra i soci ADI in base alle esperienze e alle competenze.


L'accordo rappresenta la prima tappa di un percorso di cooperazione tra ADI e CIDA deciso dalle due associazioni nel dicembre 2016, in occasione della World Industrial Design Conference 2016 di Hangzhou.

L'accordo prevede che le due associazioni, attraverso due società operative (ADIper per l'Italia e la Shanghai Yituo Intellectual Property Agency per la Cina) collaborino per offrire ai produttori cinesi progetti di qualità elaborati secondo i metodi di qualità del design italiano.




I presidenti delle due associazioni al convegno di Hangzhou del dicembre scorso.


I produttori e gli studenti universitari che partecipano al progetto verranno selezionati dalla società cinese, mentre l'ADI individuerà i designer che saranno responsabili delle classiche fasi del processo progettuale: analisi dell'identità del produttore, elaborazione del brief, messa a punto del concept del prodotto, coordinamento dei gruppi di lavoro degli studenti, supervisione dei processi produttivi e della realizzazione dei prototipi. Sono previsti per i designer italiani un soggiorno prolungato o frequenti viaggi in Cina per seguire da vicino l'evoluzione dei progetti.

Il compito dell'ADI è garantire e supervisionare il corretto svolgimento di tutte le fasi del progetto: dalla scelta dei designer all'individuazione del brief nei suoi connotati generali, al collegamento iniziale con le imprese cinesi, che svilupperanno poi autonomamente il loro rapporto di lavoro.

"La funzione di mediazione e di facilitazione dell'ADI", spiega il presidente Luciano Galimberti, "ha due aspetti: quello di offrire ai designer italiani un'occasione professionale decisamente stimolante e un contatto culturale concreto con una delle scene più interessanti e promettenti del disegno industriale mondiale. Ma è molto importante anche il contributo che ADI in questa occasione intende dare alla costruzione di rapporti positivi, professionali ed etici, tra designer italiani e imprese cinesi. Un compito che rientra pienamente nella mission storica dell'associazione, e che risponde all'esigenza di sviluppare i principi del design italiano in una dimensione globale, coerente con la scena della produzione contemporanea."

L'accordo tra ADI e CIDA ha la durata di un anno, rinnovabile anche oltre il termine su scelta delle parti. Il Dipartimento Progettisti ADI sta organizzando l'offerta da proporre ai soci ADI per partecipare alla selezione.