Onnipresente Kitsch

Torna alla Triennale di Milano con una mostra il fortunatissimo tema inaugurato nel 1968 da un celeberrimo saggio di Gillo Dorfles: “Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto”. A quarantaquattro anni di distanza non solo il Kitsch ha attraversato definitivamente la frontiera tra il “cattivo gusto” e l’espressione artistica, ma va ridefinito per la sua ubiquità nel panorama contemporaneo della comunicazione, artistica e non.


Gillo Dorfles (102 anni) alla presentazione della mostra in Triennale.

Dorfles ha segnalato per primo in Italia questa ambiguità feconda, e la mostra (curata, oltre che dallo stesso Dorfles, da Aldo Colonetti, Franco Origoni, Luigi Sansoni e Anna Steiner) riprende i temi del libro sviluppandoli e ampliandoli.

Insieme con il Kitsch cosciente dell’arte (del Novecento e contemporanea) sono presenti gli oggetti del Kitsch “spontaneo”, come nel volume di origine, ma arricchiti da una miriade di casi e di oggetti anonimi che la mostra presenta, fisicamente o attraverso il video, in un lunapark dell’espressione che continua a divertire e a sorprendere.

Un solo settore si è evitato di esplorare: quello del Kitsch che germoglia, a volte rigoglioso, nel design contemporaneo: un campo di indagine spinoso, da tenere in serbo per una prossima mostra?


Gillo Dorfles. Kitsch
Oggi il Kitsch

13 giugno – 26 agosto
Triennale di Milasno
viale Alemagna 6, Milano


Il catalogo della mostra è pubblicato da Editrice Compositori, Bologna

Kitsch

Alcuni tra gli oggetti Kitsch esposti alla Triennale di Milano.