Puglia Crossing Identities

Al Salone Internazionale del Mobile di Milano, lo stand di Regione Puglia era dedicato al tema "Puglia crossing identities": vi erano esposti oggetti realizzati grazie a un percorso di collaborazione da 36 designer pugliesi e 22 imprese: arredi e complementi ispirati al tema dell’accoglienza e della ricettività turistica, raccolti con il coordinamento di Roberto Marcatti, presidente di ADI Puglia.


Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano allo stand Puglia Crossing Identitites con l'assessore Loredana Capone e il presidente di ADI Puglia Roberto Marcatti. (Foto: Cintya Concari).


Il progetto espositivo era dello di Migliore+Servetto, e prevedeva nove diversi scenari: cinema, memoria, musica, paesaggio, poesia, profumi, sport, sapori e tempo, in cui i prodotti erano accompagnati da  immagini e proiezioni. "Design meets Puglia", spiegano  Ico Migliore e Mara Servetto, "è andata in scena con una successione di suggestive tappe, legate alle più diverse declinazioni dell’ospitalità pugliese, che creavano un insieme immersivo e corale di esplorazione e conoscenza delle ricchezze e delle potenzialità di questa straordinaria regione".

La definizione di ospitalita pugliese è affidata, nel catalogo della mostra, che sarà distribuito in tutti i siti turistici della regione, a personaggi celebri: Michele Placido, il fisico Antimo Palano, l’imprenditore Vincenzo Divella, la giornalista di moda e fashion designer Anna Dello Russo, l’architetto Fabio Novembre, l’art designer Peppino Campanella e l’attore Michele Venitucci.

Lo spazio è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dell'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Ci sono dei giovani strepitosi che hanno fatto cose fantastiche”, ha detto Emiliano. “Stiamo cercando di mettere in contatto questi designer pugliesi con la filiera industriale. Lo facciamo anche qui, nella seconda città della Puglia che è Milano, dove ci sentiamo a casa. Sentiamo che questa città protegge la nostra capacità produttiva, la nostra fantasia e soprattutto ci rispetta.”