Richard Sapper

È scomparso il 31 dicembre, a 83 anni, uno dei personaggi centrali del design mondiale dell'ultimo secolo. Richard Sapper, nato in Germania nel 1932, aveva il suo studio a Milano – dove si era trasferito per collaborare prima con Gio Ponti e poi con La Rinascente – dagli anni Cinquanta, ed era uno dei designer più autorevoli sulla scena italiana, attivo in tutto il mondo anche come responsabile del design dei computer di IBM.


Numerosissimi i suoi progetti in ogni settore merceologico (da quello dei trasporti agli oggetti per la casa, all'elettronica di consumo), che hanno spesso rappresentato un punto di svolta nella storia degli ultimi decenni del design. 
 
Dai televisori e dalle radio progettate con Marco Zanuso negli anni Sessanta, alla lampada Tizio (1972, uno degli oggetti simbolo del design internazionale), al bollitore Alessi 9091 (1983), alla bicicletta pieghevole Zoombike (2000) i suoi progetti hanno rappresentato un modello esemplare di adesione all'evoluzione dell'uso e del gusto degli utenti sostenuto da un'intelligenza tecnica di sicuro intuito. Una qualità intellettuale che Sapper aveva trasformato in metodo e che gli permetteva spesso di anticipare tipologie e soluzioni progettuali, come  nel caso del prototipo di tablet Leapfrog (1992).
 
Più volte vincitore del Compasso d'Oro, aveva ricevuto lo stesso premio alla carriera nel 2014.