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Le nuove fabbriche dentro la città

Le tecnologie digitali fanno rientrare la produzione negli ambienti urbani: piccole unità di produzione, industria 4.0, fablab, coworking e incubatori di imprese sono altrettante nuove forme del lavoro che abitano le aree metropolitane. Un seminario a Sesto San Giovanni, con il patrocinio tra gli altri di ADI e AIAP, analizza le nuove forme del lavoro e i nuovi rapporti con lo spazio produttivo e sociale, in un panorama delle nuove sfide che attendono lo sviluppo della città.


Questi i tavoli di lavoro in cui il programmasi si articola nel corso della giornata:

Ore 10.00
I nuovi luoghi del lavoro: ibridazioni tra studio, laboratorio, shop, spazio culturale. Opportunità e problematicità tra norma e sperimentazione. Casi concreti e opinioni dei protagonisti di queste iniziative, dei progettisti e dei funzionari pubblici. Conduce Giovanni La Varra, dello studio Barreca & La Varra

Ore 10.30
L’identità del maker: tra design e neo-artigianato? La nuova figura del maker, neo-artigiano che segue tutti i passaggi che da un’idea portano ad un oggetto, per arrivare a un prodotto di qualità. Un artigiano del nostro tempo, che si serve della tecnologia più avanzata, per dar vita a oggetti belli senza dimenticare di ascoltare le esigenze del mercato. Conduce Paolo Manfredi, responsabile delle Strategie Digitali di Confartigianato

Ore 11
Nuove forme di welfare: la creatività delle persone e delle imprese. Il welfare aziendale non si limita alla sanità integrativa o ai benefit erogati dalle grandi imprese ai dipendenti? Storie di autoorganizzazione dal basso di servizi comuni condivisi tra persone che lavorano le une accanto alle altre.  Conduce Melissa Olivieri, della CGIL di Milano

Ore 14.30
Produzioni urbane nelle metropoli. L’impatto delle micromanifatture nella rigenerazione della città: riconversione di spazi, distretti diffusi, nuove relazioni tra produttori, residenti e cittadini. Le esperienze di trasformazione che negli ultimi anni hanno cambiato il volto di Milano e del territorio circostante. Conduce Paolo Righetti, del Laboratorio Dagad (Centro studi e ricerche sull'architettura e sul disegno industriale della Fabbrica del Vapore di Milano)

Ore 15
Artigiani, liberi professionisti o “autoprecariato”? Le micromanifatture vivono in un mercato veloce che richiede costanti adattamenti organizzativi e produttivi, legate come sono a cicli instabili e a commesse di lavoro intermittenti. Che genere di lavoratore è il maker? Conduce Monica Nannini di AIAP Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva.

Ore 15.30

Maker e imprese: la filiera possibile. I maker possono essere una grande risorsa per le imprese, che con loro, hanno modo di sperimentare e confrontare diverse visioni del prodotto e nuove idee. I maker, da parte loro, hanno l’occasione di misurarsi con la produzione su vasta scala e di offrire alle imprese servizi specializzati di prototipazione. Conduce Annibale D’Elia, di IN innovare x includere, il laboratorio milanese sulle politiche pubbliche.

Alle 17.30 una tavola rotonda conclude i lavori. Partecipano i moderatori dei tavoli insieme con Cristina Tajani, innovare x includere; Massimo Bonini, segretario della CGIL di Milano; Fabio Terragni, di Co+Fabb; Claudio Palvarini di Spazio MIL

L'invito è aperto anche a chi desidera portare la propria esperienza su questi temi: basta scrivere a info@spaziomil.org.

 

Produzioni urbane. Le nuove forme del lavoro
10 marzo, ore 10 - 19
Spazio MIL/Archivio Giovanni Sacchi
via Granelli 1, Sesto San Giovanni, Milano