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Raimonda Riccini presidente A/I/S/Design

L'assemblea di A/I/S/Design, l'Associazione italiana degli storici del design ha eletto il 9 novembre scorso il suo nuovo Consiglio direttivo: ne è presidente Raimonda Riccini. Con lei guideranno l'attività dell'associazione Daniele Baroni (vicepresidente), Alberto Bassi, Giampiero Bosoni, Rosa Chiesa (tesoriere), Chiara Lecce (segreteria) e Vanni Pasca (Past-President).


Nella stessa occasione si sono stabilite le linee generali dell'attività dei prossimi due anni,  con l'obiettivo di rilanciare il ruolo dell'associazione e di  rafforzare la rivista “AIS/Design. Storia e Ricerche” in una visione più dinamica e partecipativa.

In particolare Vanni Pasca, presidente uscente, ha sottolineato come come nel settore della storia e della critica del design si rilevi "un cambiamento generazionale, ma anche sulle tematiche: L’attenzione si sta spostando in varie direzioni: la globalizzazione ha fatto sì che siano intervenuti una serie di paesi che finora non erano mai stati coinvolti sui dibattiti sul design. L’aspetto più delicato riguarda la storia in generale, i suoi metodi, i suoi criteri e i suoi confini" Da questo punto di vista, ha concluso Pasca, "sarebbe auspicabile prendere contatto e inserirsi nelle associazioni degli storici italiane".

Giampiero Bosoni ha invece posto la questione se si debba rimanere legati al contesto italiano, ribadendo l'importanza delle "interrelazioni con le storie internazionali rispetto all’approfondimento dei legami della storia, quindi non partenogenica. Il dibattito sulla validità del concetto di 'Nazione' come retaggio ottocentesco, che oggi sta saltando, si ripercuote nel campo del design sull’allentamento del concetto di storie nazionali".

Raimonda Riccini si è infine concentrata sul futuro della rivista  “AIS/Design. Storia e Ricerche” e sui suoi criteri redazionali: rigore nella determinazione dei campi di studio per promuovere la ricerca storica sul design, che in Italia non ha avuto uno sviluppo analogo ad altre discipline;  promuovere ricerche storiche di tipo tradizionale, ma su storie meno conosciute, per uscire dalla ormai fossilizzata panoramica dei “soliti noti”; aprire ai temi di tipo teorico e al dibattito internazionale. Riccini ha affermato inoltre che l'associazione, oltre ad approfondire i suoi legami con il mondo accademico, deve comunque sperimentare anche altre strade, tra cui l'organizzazione di conferenze e lezioni destinate alla pubblicazione e l'erogazione di crediti formativi per professionisti e studenti.