Torino ha fatto del design (una delle macrocategorie del Creative Cities Network) è una delle chiavi dello sviluppo industriale e postindustriale. La scelta di proporre Torino in questa rete internazionale è nata da un incontro che si è tenuto all’UNESCO a Parigi nel febbraio 2013.
In questa occasione il vicedirettore per la cultura, l'architetto Francesco Bandarini, ha illustrato l’importanza di questo percorso di collaborazione per la promozione del motorismo storico a livello mondiale: la candidatura risponde a una visione del futuro della città che parte dal suo passato legato all’automobile, da una vocazione essenzialmente industriale all’innovazione nel campo delle tecnologie, della cultura, delle arti e del turismo. Il titolo riconosce a Torino di aver saputo allargare in questi anni le proprie identità, unendo allo storico profilo industriale nuove vocazioni.
Attraverso Creative Cities Network l'UNESCO favorisce la formazione di una rete con lo scopo di promuovere la cooperazione internazionale tra le città che, entrando a farne parte, si impegnano a collaborare e sviluppare partnership con l'obiettivo di promuovere la creatività e le industrie culturali, per condividere le migliori pratiche, per rafforzare la partecipazione alla vita culturale, e di integrare la cultura nei piani di sviluppo economico e sociale. Creative Cities Network mira a trovare e arricchire l'identità culturale di una città membro nel bel mezzo di una crescente tendenza verso l'internazionalismo. I "campi di eccellenza" sono letteratura, cinema, musica, artigianato e Folk Art, Design, Media Arts e Gastronomia.