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Verona: la pietra e la sua cultura

Si apre nel prossimo settembre la 52ª edizione del salone internazionale dedicato alla filiera del pietra naturale. Prodotti grezzi, semilavorati e prodotti finiti, macchinari, tecnologie e accessori per la lavorazione e in particolare le più recenti ricerche nei settori dell’architettura e del design: una mostra a cura di ADI Veneto Trentino Alto Adige è dedicata agli interni per la ristorazione come elemento di marketing territoriale.


I vantaggi della qualità

Il comparto nel 2016 ha visto aumentare del 3 per cento l’attività mondiale di cava, con 145 milioni di tonnellate di marmi e graniti (e un interscambio mondiale di 22 miliardi di euro) il cui centro si è spostato negli ultimi decenni verso l'Oriente soprattutto grazie a Turchia, India e Cina, che insieme rappresentano oltre il 55 per cento della produzione.

L'Italia infatti – e il distretto veronese in particolare – conservano un ruolo di prima importanza per la qualità dei materiali e delle lavorazioni, con un valore aggiunto valutato in 60 euro al metro quadrato, contro una media dei concorrenti stranieri che si ferma a 32 euro. In ottima posizione anche il settore delle macchine per la lavorazione progettate in Italia, con il 38 per cento delle vendite complessive e un prezzo al quintale salito dai 1.112 euro del 2015 ai 1.184 dell’anno scorso.

I vantaggi della cultura

Ma la fiera veronese conserva un ruolo guida internazionale soprattutto nel campo della cultura professionale, della formazione e della sperimentazione, rappresentati nel programma di Marmomac 2017 soprattutto da The Italian Stone Theatre: un padiglione di 3.500 metri quadrati dove tre mostre – Territorio & Design (a cura di Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan), Macchine Virtuose (a cura di Raffaello Galiotto) e Soul of City (a cura di Luca Molinari) – raccontano i rapporti tra pietra, tecnologie sperimentazione e design attraverso progetti d’avanguardia.

Lo slogan centrale dell'edizone di quest'anno (With stone we can) sottolinea proprio questo aspetto: la fiera ospita anche quest'anno l’International Stone Summit, il convegno mondiale delle principali associazioni internazionali del marmo, e la consegna del riconoscimento Icon Award, che individua tra le opere esposte all’interno di The Italian Stone Theatre quella che diventerà l’immagine della campagna di Marmomac 2018.

Per il sesto anno, poi, va in scena Marmomac & the City, che porta nelle vie e nei cortili del centro storico di Verona 12 opere e installazioni in pietra, mentre l'11° Best Communicator Award sarà assegnato al migliore allestimento fieristico.

18 sfumature di rosso


Tra le mostre che sottolineano l'importanza del design ci sarà poi Ristorante d'autore "Rosso Verona", a cura di ADI Veneto Trentino Alto Adige: un omaggio alla città di Verona e alla sua storia attraverso i toni di rosso della sua pietra, ma anche al rosso dei vini veronesi e del radicchio. "18 sfumature di rosso" spiegano i progettisti della mostra Alessandro Barison, Paolo Criveller, Giovanna Carturan, Silvia Sandini, Carlo Trevisani, "diventano 18 diverse tonalità: 6 per il vino, 6 per il marmo e 6 per il radicchio."

Ambiente, gusto e immagini che il design coordina in un'operazione di marketing territoriale che dà visibilità concreta alle caratteristiche culturali della città.
 

Marmomac
27 - 30 settembre
Fiera di Verona