News

Graphic design e comunicazione nel segno dell'evoluzione della cultura svizzera del carattere tipografico e del minimalismo espressivo: Conrad Demian è il protagonista del Giovedì del Design di questa settimana.

È scomparso il 1° novembre, a 85 anni, Giorgio Decursu, designer tra i più stimati nel mondo della professione e dell'impresa, specialista nel progetto di macchine complesse destinate all'industria, che riportava a misura d'uomo riuscendo a fondere esigenze ergonomiche, efficienza e qualità estetica nella migliore tradizione del design italiano.

Il Basic Design è, fin dal Bauhaus, il cuore del design di comunicazione e di prodotto, ma in anni recenti ha perso in visibilità a causa dell'affermazione prepotente delle nuove tecnologie digitali. Tuttavia non solo non perde la sua ragion d'essere nella formazione dei designer, ma dimostra una vitalità nuova proprio grazie ai linguaggi sviluppati in base alle nuove tecnologie. Ne parla a Milano Giovanni Anceschi in un incontro del ciclo Design Talks della Scuola Politecnica di Design.

Si tiene a Torino un convegno è promosso e organizzato dall’Associazione Torino Design Week per stimolare il dialogo tra interlocutori istituzionali, mondo della formazione e imprese sul tema della difficoltà che imprese e designer incontrano nel rapporto reciproco.

Una mostra patrocinata da ADI Lombardia offre un'immagine inedita di Milano, rappresentata nelle sue molteplici componenti attraverso immagini visionarie realizzate da Andrea Rovatti unendo il linguaggio della grafica e quello della fotografia: dai luoghi d’arte alla città della moda, dalle case popolari alle ristrutturazioni postindustriali, dalla Milano delle case di ringhiera a quella della produzione e dei quartieri periferici.

È scomparsa il 1° novembre a Milano, dove aveva studiato e aveva lavorato come architetto e designer conquistandosi fin dagli anni Cinquanta un posto di prima fila nella cultura del progetto italiano.

Esperti, addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni approfondiscono in un convegno milanese il tema della relazione tra PMI e uso della creatività e del design come fattore competitivo e di relazione con le giovani generazioni di progettisti.

Un incontro inconsueto e divertente per la serie dei Giovedì del Design della Design Library di Milano: per il ciclo “Vitamina D”, dedicato ai giovani emergenti, debutta Design Challenge,una sfida tra squadre di non più di tre componenti, che si affrontano progettando "in diretta" su temi utopici, scelti per sorteggio.

A Milano una mostra sull’arte programmata e cinetica degli anni Sessanta: le sue basi storiche e culturali, radicate nella ricerca e nell’industria, gli artisti del Gruppo T di Milano e del Gruppo N di Padova, con le loro sperimentazioni su un nuovo concetto di arte. Un lavoro di ideazione collettivo e si esprimeva attraverso dispositivi percettivi programmati per produrre effetti cinetici sorprendenti, dal risultato visivo sempre variabile e imprevedibile.

La mostra dei progetti vincitori di Nautical Design Awards, il concorso promosso dalla testata specializzata “Yacht&Sail” e da ADI che premia la più innovativa produzione della nautica italiana da diporto, si tiene quest'anno in uno dei nuovi scenari urbani di Milano: la piazza XXV aprile, di recente riaperta al pubblico dopo lunghissimi lavori nel sottosuolo e dominata sullo sfondo dal grattacielo Unicredit di César Pelli.

La città oggi ha la spontaneità e il disordine della foresta, e la sua capacità di riprodursi e di espandersi trovando sempre nuovi equilibri. Come farsi strada tra le sue funzioni e le sue disfunzioni? Come esplorare spazi vitali e zone d’ombra dell’ecosistema urbano? Se ne parla a Roma alla quarta edizione del convegno internazionale di studio “La città senza nome | Foreste urbane”.

Fa tappa a Pesaro ADI MAM Design Community - Network Generator, l'incontro conclusivo del ciclo organizzato da ADI Marche, Abruzzo e Molise per promuovere la cultura del design nel territorio. Obiettivo degli incontri illustrare la funzione del design come leva per l'economia in un momento di trasformazione, mettendo a contatto gli interpreti dell'industria e del design del nostro territorio, dalle imprese ai designer, agli istituti formativi.