Un'antologia di saggi sulle teorie del design diffuse e applicate in Italia, scritti da Augusto morello, già presidente di ADI, di ICSID e della triennale di Milano, dagli anni Novanta alla sua scomparsa, nel 2002: “Progettare non è solo leggere il mondo con i criteri della lingua consueta; bensì scegliere e accettare di scegliere nel mondo con ogni lingua possibile, guardare e non solo vedere; talora dissonare e non solo dissentire; trovare regole magari da distruggere poi, e non solo applicarle usurandole, consumandole. Il problema del progettare è dunque di quelli che esigono di non cadere nell'errore di accettare passivamente i termini delle scelte che qualcuno – il potere? il mercato? altri? tutti quanti? – vorrebbero imporre.”
Dicono nella presentazione Silvana Annicchiarico, direttrice del Triennale Design Museum, e Andrea Cancellato, direttore generale della Triennale di Milano: “Ci sono il rigore dell’analisi, la ferocia verso la sciatteria intellettuale, l’ironia contro un mondo il proprio, che si abbandona troppo facilmente alla superficialità. L’invito ad approfondire, a cercare sempre i significati delle cose, dei segni, delle emozioni”.
Augusto Morello, Visioni della modernità, Milano, Triennale di Milano-Electa, 2009, pp. 168.
Introduzioni di Gillo Dorfles e di Tomás Maldonado.
Copertina di Mauro Panzeri.