È scomparso il 18 luglio 2020 Angelo Cortesi, architetto e designer, tra i più attivi promotori della cultura del progetto in Italia e nel mondo.
Era nato ad Asolo, presso Mantova, nel 1938 e aveva iniziato la carriera di progettista nel 1966, costituendo con altri il gruppo di ricerca GPI, dedicato alla sperimentazione delle trasformazioni della casa dal punto di vista tecnologico e culturale. Dopo il successo di una villa a Sovico (Milano, 1970), la prima costruita interamente in acciaio e poliuretano, lavorò per grandi aziende italiane e internazionali, da Kartell a Faber Castell, da Fiam a Tecno, Stilnovo, Mitsukoshi, Polaroid, IBM.
Progettò tra l'altro gli interni degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa (lavorando poi anche al progetto di Malpensa 2000), e gli interni degli uffici Alitalia di tutto il mondo, premiati con il Compasso d'Oro nel 1984. Tra gli altri progetti gli edifici box e servizi dell'Autodromo di Monza.
Di fondamentale rilievo il suo contributo alla cultura professionale del design, cui si dedicò con continuità dagli anni Ottanta, facendosi promotore nel 1987 del Design Memorandum e più recentemente dell'edizione del 2013 (Design Memorandum 2.0).
Dal 1985 al 1987 e poi dal 1991 al 1992 fu presidente dell'ADI, della cui attività ha continuato a essere partecipe fino alla scomparsa. Fu vicepresidente dell'ICSID (oggi WDO) e presidente del Premio SMAU dal 1998 al 2001. Insegnò dal 1998 al Politecnico di Milano, dove si era battuto per l’istituzione di una scuola di Design. Tra i numerosi premi due Compassi d'Oro (1981, 1984) e il Compasso d'Oro alla carriera (2018).
Angelo Cortesi: l’uomo che credeva nel design
Un ricordo di Luciano Galimberti