Il tutto in una scelta ricchissima di fotografie storiche e di disegni (dalle case popolari milanesi del Piano Fanfani agli stabilimenti dell'Olivetti di Ivrea, agli operai americani che costruiscono i grattacieli con processi essenzialmente industriali) e oggetti destinati all protezione della persona (caschi, guanti, calzature, tute).
Lo stile punk non c'entra: le suole di questi anfibi sono disegnate per ridurre gli effetti dello scoppio delle mine antiuomo, disperdendone ai lati la forza e proteggendo chi li indossa dal pericolo.
Non mancano le riflessioni sull'edilizia antisismica, anche qui in prospettiva storica, dal terremoto di Lisbona del 1775 a quelli recenti dell'Emilia del 2012.
Un percorso vasto per svelare la presenza del filo rosso dell'attenzione alla sicurezza in oltre due secoli di attenzione dell'architettura e del design alla qualità del costruire.
La mostra, a cura di Federico Bucci, docente del Politecnico di Milano, Polo territoriale di Mantova, è stata allestita da Alessandro e Francesco Mendini con il progetto di identità visiva di Mauro Panzeri e Pier Antonio Zanini. Il catalogo è pubblicato da Editrice Compositori di Bologna
Senza pericolo!
Costruzioni e sicurezza
3 maggio – 1 settembre
Triennale di Milano
v.le Alemagna 6, Milan