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Creatività: un riconoscimento concreto

Entra in attività il Fondo per le PMI creative


Diventa operativo un provvedimento che riconosce concretamente il valore della cultura e delle imprese che ne fanno l'obiettivo principale della loro attività: il Fondo per le PMI creative, approvato con la legge di bilancio 2021. Il design, esplicitamente contemplato nel provvedimento, è al primo posto tra i settori che potranno beneficiare di un contributo pubblico per sviluppare la loro attività, ma il provvedimento amplia i suoi obiettivi al marketing e allo sviluppo del brand, dell'identità dell'azienda, all'innovazione tecnologica per la conservazione, la commercializzazione e la fruizione di prodotti di valore artigianale, artistico e creativo.

L'importanza del Fondo per le PMI creative viene sottolineata, in un articolo del quotidiano Il Messaggero del 30 maggio (p. 21), da Gian Paolo Manzella, dal 2019 al 2021 Sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico e oggi consigliere di Svimez, che da sempre lavora al riconoscimento del valore della cultura e delle imprese creative per lo sviluppo del paese. "Da oggi", scrive Manzella, "un piccolo editore, una disegnatrice di moda, un videomaker hanno a disposizione una agevolazione ad hoc per i propri investimenti; si sentono, insomma, parte di un mondo 'largo' fatto di tante professioni diverse ma con una unitarietà espressamente riconosciuta dall'ordinamento."

Al beneficio economico si somma quindi l'affermazione di una nuova consapevolezza delle istituzioni della funzione di queste imprese nello sviluppo della società, cancellando definitivamente la sottovalutazione da parte del mondo politico dei benefici che nascono dalle attività culturali. "Oltre a questo", sottolinea ancora Manzella, "il meccanismo del voucher permetterà di finanziare progetti realizzati tra creativi di diverse professioni e quelli che vedono lavorare insieme operatori dell'economia tradizionale della creatività. Una designer, un'esperta di comunicazione digitale, un pubblicitario, saranno incentivati così a collaborare tra loro ed a farlo con imprenditori di altri settori. Una misura che mira ad ampliare il dialogo e la contaminazione tra i diversi campi ed a creare crescita e innovazione."

Una collaborazione che è un punto classico del metodo di lavoro del design e che può finalmente ricevere un sostegno efficace. Il Fondo oggi si avvia con una dotazione di 40 milioni di euro, ma andrà rafforzato, conclude Manzella, unificando i vari programmi di sostegno esistenti. Avrà infine come conseguenza non di secondo piano la migliore conoscenza dell'industria creativa italiana, creando occasioni di incontro e di scambio di metodi di lavoro e giovandosi in prospettiva della creazione di un organismo pubblico con la funzione specifica di coltivare il contatto tra creatività e industria.