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Design Competition Expo Dubai 2020

Alla presentazione milanese di ADI Design Index 2019 sono stati annunciati i vincitori del Premio speciale attribuito dall’ADI a uno dei venti progetti scelti dal concorso Design Competition Expo Dubai 2020.


Il premio speciale ADI è stato consegnato da Lara Magoni, assessore al Turismo Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia, e da Andrea Rovatti, presidente di ADI Lombardia, a cinque giovani designer che operano in Italia e negli Emirati Arabi Uniti, che si sono conosciuti all’Alta Scuola Politecnica dell’American University di Sharjah: Timothy Liddell, Mohammad Abualhuda, Luca Bussolino, Isabella Flore, Dima Srouji.


Il loro progetto si chiama Sikka e il prototipo è stato realizzato dalla società milanese Shapemode, specializzata nella stampa 3D. Si tratta di un’architettura leggera composta da elementi modulari ispirati alla forma della vela, che possono assumere forme diverse, con la possibilità di creare ambienti differenti. Ognuna è composta da una superficie tessile, una struttura polimerica e una superstruttura composita. La curvatura complessa delle superficie viene raggiunta economicamente attraverso il tensionamento selettivo del tessuto.

Il concorso Design Competition Expo Dubai 2020 è stato bandito da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Politecnico di Milano e ADI, ed era aperto ai giovani designer under 35 e alle imprese lombarde. Giunta alla settima edizione, chiedeva di presentare progetti innovativi e prototipi frutto della collaborazione tra imprese lombarde e designer under 35.

In coerenza con il tema di Expo 2020 – Connecting minds, Creating the future – il concorso aveva come sottotitolo Connecting Spaces: oggetti di design per connettere gli spazi che richiamano la tradizione italiana dell'artigianato interpretato in maniera innovativa (Innovative Crafting), oppure spazi connessi attraverso il digitale, IoT, nuove tecnologie di domotica applicate al design e information design (Digital Connecting Spaces), oppure ancora come strutture temporanee per connettere le persone (Design for Human Connection).