Il workshop è a cura di Manuela Martelli, architetto, e di Paolo Sancis, information design consultant, che così definiscono i due termini scelti per qualificare l'impostazione degli incontri: mobilità "inclusiva: nel senso che la progettazione di una qualsiasi struttura o infrastruttura deve poter essere accessibile e utilizzabile dal maggior numero di utenti nella quotidianità, quindi attenta e responsabile, proiettata nella cultura e nell′etica verso il Design for All; e mobilità sostenibile, nel senso che la progettazione di qualsiasi struttura deve poter aggiungere ai criteri tradizionali di funzionalità – contenimento dei costi ed estetica – anche fattori ambientali, legati alla alla salute e al benessere del fruitore: l′uomo".
La mobilità viene considerata un diritto, perché una vita autonoma passa sia attraverso la maggior libertà di movimento nell’ambiente urbano ed extraurbano, sia attraverso l′esplorazione di nuove modalità di trasporto, collettivo e individuale.
Per questo si parlerà tra l'altro di sistemi di guida e di orientamento nelle stazioni metropolitane, per capire che cosa significhi progettare infrastrutture oggi, quali siano i possibili ostacoli alla mobilità e come si progetti per l′accessibilità. Il tutto mettendo a confronto un caso di studio nazionale (la linea metropolitana B1 di Roma) con uno straniero (il Copenhagen Cityringen).
Iscrizioni entro il 13 aprile.
Per i soci ADI è previsto uno sconto del 25 per cento sul prezzo di partecipazione.
Il programma completo con i costi di partecipazione e il modulo d'iscrizione
Universal Design
Workshop sulla progettazione inclusiva e sostenibile
17-19 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
(la registrazione dei partecipanti è prevista venerdì 17 alle 9.30)
AIAP, via Amilcare Ponchielli 3, Milano
