Filippo Mambretti con la sua seduta meeting MOI dal design minimale e pacato che si caratterizza per la spiccata ergonomia e sostenibilità;
Studio Cibidi con il suo Liquid Lounge, un sistema di sedute modulare dinamico e flessibile che rivisita l’ambiente dell’attesa in funzione dei nuovi stili lavorativi;
Tommaso Ceschi con Foglio, un tavolo in alluminio riciclato e riciclabile che si trasforma in un grande block-notes su cui appuntare idee durante le riunioni.
I progetti menzionati propongono diverse soluzioni che comprendendo sistemi operativi, tavoli direzionali, sedute operative e da attesa in grado di favorire sia interazione che privacy.
Le menzioni sono andate a:
D'Apostrophe con Bilù;
Marco Comincini con Aria;
Jacopo M. Giagnoni con Teso ;
Stefano Baseggio con Emma;
Studio06 e il suo Doble;
Studio Cibidi con il progetto Organic Chair.
La giuria era composta da Giorgio Dino, presidente e CEO Castelli Spa; Michele De Lucchi, architetto e fondatore dello studio aMDL; Nicholas Bewick, architetto studio aMDL; Luigi Prestinenza Puglisi, architetto e presidente Associazione italiana Architettura e Critica; Gilberto Dondè AD Great Place to Work Institute; Francesco Marcolin, ergonomo europeo certificato e responsabile di ERGOCERT; Franco Mirenzi, direttore della rivista OFARCH; Mario Zoccatelli, presidente GBC Italia.
Castelli, storico marchio del design italiano che, attraverso questo concorso, ha voluto aprirsi alla giovane creatività e rinnovare il rapporto con i designer che ha caratterizzato la sua storia. Partecipazione e qualità delle proposte sono andate oltre le aspettative. Per questo valuterà le possibilità di una collaborazione con i designer, anche non vincitori, per sviluppare insieme un futuro industriale per i progetti emersi dal concorso.
I progetti vincitori e le motivazioni
Il sito del concorso