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Enrico Astori

Scomparso il fondatore di Driade


È morto il 17 maggio Enrico Astori, architetto e fondatore nel 1968 (con la sorella Antonia e con la moglie Adelaide Acerbi) di Driade, tra i marchi più innovativi del design italiano.

Era nato a Melzo nel 1936 e credeva nella produzione dei mobili e dei complementi d'arredo come creazioni individuali, opere d'arte caratterizzate dalla personalità del designer. Su questa linea di continua sperimentazione fece da regista alla politica del marchio, sulla linea della ricerca di designer destinati ad affermarsi sulla scena internazionale.

Tra questi, nella prima metà degli anni Settanta, Giotto Stoppino, Rodolfo Bonetto, Enzo Mari, Nanda Vigo, Massimo e Lella Vignelli, De Pas-D’Urbino-Lomazzi. Negli anni Ottanta fu uno dei primi estimatori di Philppe Starck, cui sarebbero seguiti tra gli altri Oscar Tusquets, Ron Arad, Toyo Ito, David Chipperfield e la stessa Antonia Astori. Un'attenzione all'innovazione e alla qualità che fruttò a Driade tre Compassi d'Oro: la sedia Delfina (1979) e il tavolo Legato (2001), entrambi di Enzo Mari, e la poltrona a dondolo MT3 di Ron Arad (2008)

Il suo lavoro e la vicende umane e professionali  della sua famiglia sono raccolti nel volume  Il gioco della vita, del nipote Matteo De Ponti che su la Repubblica Casa & Design così affettuosamente lo ricorda: "Penso che la sua più grande aspirazione in fondo, sia stata sempre quella di costruire per sé e per gli altri un mondo magico, estetico e sorprendente, e in gran parte ci è davvero riuscito. A casa sua o in azienda non potevi non entrare in vibrazione con questa frequenza non comune, provando allo stesso tempo ammirazione, ma anche un po’ di soggezione".