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Ernesto Gismondi

Scompare il fondatore del Gruppo Artemide


Il 2020 si è chiuso con la scomparsa di un altro grande nome del design italiano: Ernesto Gismondi, fondatore e presidente di uno dei più importanti gruppi industriali italiani del settore dell'illuminazione, e progettista di alcuni tra i maggiori successi internazionali del design italiano.

Era nato nel 1931 a Sanremo e si era laureato in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano nel 1967, completando gli studi con una laurea alla Scuola superiore di Ingegneria di Roma. Fu docente dal 1964 al corso di Motori per missili del Politecnico di Milano (ruolo che conservò fino al 1984).

Nei primi anni Sessanta aveva fondato con Sergio Mazza lo Studio Artemide, dedicandosi alla progettazione e alla produzione di arredi e apparecchi di illuminazione, in cui trasferì una parte delle sue competenze di ingegnere aeronautico: quella relativa all'impiego della plastica. 

Artemide si affermò a livello internazionale in quel decennio come protagonista dell'introduzione di questo materiale nell'ambiente domestico, intessendo da allora, parallelamente allo sviluppo di un gruppo industriale articolato, profondi rapporti di attiva collaborazione con i designer. Tra essi Richard Sapper, con la lampada Tizio, oggetto lento ad affermarsi sul mercato ma di longevità senza pari (oggi venduta in tutto il mondo in milioni di esemplari), Enzo Mari (lampada a sospensione Aggregato), Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina  (lampada Tolomeo, Compasso d'Oro 1989) ed Ettore Sottsass, con cui Gismondi negli anni Ottanta partecipò alla fondazione di Memphis, in una collaborazione che rivoluzionava i rapporti tra produttore e progettista. 

Gismondi è stato inoltre protagonista della rivoluzione che ha visto affermarsi il progetto della luce accanto a quello della lampada come oggetto d'arredamento. Una scelta strategica che, insieme con l'attenzione alla tecnologia e la cura del prodotto, ha portato il Gruppo Artemide a dimensioni internazionali, con l'ampliamento della produzione dal settore domestico a quello dell'illuminazione degli spazi pubblici, in collaborazione con grandi nomi del design e dell'architettura come Norman Foster.

Gismondi ha ricoperto numerose cariche in associazioni imprenditoriali, tra cui Fiera Milano e il Cosmit, ed è stato vicepresidente dell'ADI. Tra i premi, oltre ai Compassi d'Oro assegnati a prodotti da lui progettati, due Compassi d'Oro alla carriera. Il primo ad Artemide (1994), per "l’articolato apporto alla cultura dell'arredamento, per l'impiego spesso avanzato dei materiali e delle tecnologie, anche attraverso le competenze progettuali di Ernesto Gismondi, e per la complessiva qualità della produzione e dell'immagine". Il secondo per la sua carriera personale, nel 2018, "esempio coerente di come il progetto di design possa essere concreta leva strategica di crescita culturale ed economica".


In alto: Ernesto Gismondi con la sua lampada Discovery sospensione, Compasso d'Oro 2018.