"L’obiettivo del libro", afferma l'autore, "è analizzare l’artefatto alimentare come un progetto integrale: dai caratteri organolettici alla forma, dai sistemi tecnologici e organizzativi per la produzione a come si colloca in un contesto di valorizzazione, comunicazione e consumo, fino alla gestione completa del ciclo di vita. Si tratta, in sostanza, degli stessi elementi che segnano nascita, vita e fine ciclo di qualunque altra merce (prodotto / oggetto / artefatto, sistema o servizio)."
Il libro tratta degli aspetti produttivi, ma anche dei fattori funzionali, estetici, simbolici legati all’immaginario collettivo del consumo alimentare: è suddiviso in quattro capitoli seguiti da schede di approfondimento sui prodotti selezionati, scelti tra i più popolari e "industriali", dalla Nutella al prosciutto di San Daniele.
Il primo capitolo si occupa del cibo italiano nella fase precedente l’avvento dell’industria, mentre il secondo e il terzo trattano della “traduzione” industriale a cavallo fra Ottocento e Novecento di molti prodotti già esistenti in un contesto artigianale e dell'affermazione delle aziende alimentari moderne. Il quarto ed ultimo capitolo racconta la condizione contemporanea e la molteplicità dei progetti e di e fruizione del cibo.
Alberto Bassi, Food design in Italia. Progetto e comunicazione del prodotto alimentare, Milano, Electaarchitettura, pp. 272, € 35.