Gaetano Pesce
Scompare un protagonista della ricerca sui materiali, sulle forme e sulle idee.
È morto a New York il 3 aprile
Gaetano Pesce, architetto, designer e artista di fama mondiale. Era nato a La Spezia nel 1939 e si era laureato all'università IUAV di Venezia nel 1965, iniziando la sua attività creativa come artistsa, regista teatrale e cinematografico, e autore di
performance. Si era poi distinto come uno dei più significativi esponenti del movimento del design radicale, sperimentando l'uso anticonvenzionale dei materiali plastici, in forte affermazione in quegli anni nella produzione dell'arredamento, che caricava di significati simbolici e di innovazioni formali.
Dopo frequenti soggiorni, a partire dal 1965, nei paesi nordeuropei, si era poi trasferito a Parigi e, dal 1983, a New York, anche in polemica con l'ambiente accademico italiano che considerava scarsamente ricettivo al valore innovativo e al significato politico dei suoi progetti. Tra i suoi più noti oggetti di design – oltre alla sedute Up (1969, per B&B, premio Compasso d'Oro alla carriera del prodotto nel 2022) – la poltrona Yeti (1968-69), il tavolo Sansone e le sedute Dalila (1980), il divano Tramonto a New York (1980) e, più di recente, la bottiglia per l’acqua minerale Vittel (1986-87).
In architettura portò lo stesso spirito sperimentale, realizzando tra l'altro il Loft verticale (con i muri in mattoni di poliuretano, 1982), l’Organic Building di Osaka (rivestito in plastica, 1990) e la nuova sede dell’agenzia pubblicitaria TBWA Chiat Day di New York (1994), seguite più recentemente dal Souvenir Shop del Millennio, di Avignone (in silicone, 2001) e dal Pescetrullo (casa pugliese costruita con casseforme di legno e poliuretano, 2008).
Milano lo ricorderà alla Design Week della prossima settimana, dove la Pinacoteca Ambrosiana ospiterà la sua mostra/installazione
Nice To See You – L’uomo stanco: opere inedite scelte per la carica emotiva che rappresentano e non per la loro funzione.