News

Giorgio De Ferrari

Il progetto nell'unità tradizionale tra architettura e design


È scomparso a Torino il 28 novembre Giorgio De Ferrari, architetto, designer, docente. Genovese, laureato nel 1961 a Torino con Carlo Mollino, era stato assistente di Roberto Gabetti fino al 1969 e aveva poi lavorato dal 1977 con Achille Castiglioni. Alla sua attività accademica si deve, oltre a una didattica ispirata alla concretezza e al legame indissolubile tra tecnologia, architettura e design, l'impegno per la creazione al Politecnico di Torino del corso di laurea in Design, di cui era stata stato direttore.

Attivo in campo professionale dagli anni Ottanta con lo Studio De Ferrari Architetti, lavorò a importanti progetti d'architettura, come il ponte di Borgo Dora, lo Stadio del ghiaccio delle Olimpiadi invernali di Torino del 2006. Progettò elementi di arredo urbano di grande diffusione, come le fermate per i mezzi pubblici torinesi e il cestino getta rifiuti Sabaudo del 1989, Menzione d'onore al Compasso d'Oro. Nel campo specifico del design collaborò con marchi come Kartell, Fantoni, Gufram, Stilnovo.

Il riassunto del suo stile di lavoro e della sua cultura di progettista è rappresentato da due grandi mostre: Torino Design del 1995 e Piemonte Torino Design del 2006 – curata con Claudio Germak e Claudia De Giorgi – che da Torino portarono una selezione di prodotti piemontesi in numerose tappe dall'Europa alla Cina e all'America Latina. Tra le sue pubblicazioni più recenti Il piano Arredo Urbano (1994), Dall’automobile al cucchiaio (1995), I luoghi e il progetto (1999), Piemonte Torino Design (2006).

Aspetto fondamentale della sua attività il contributo di idee e di impegno alle organizzazioni professionali del settore: la presidenza della Società Ingegneri e Architetti in Torino e la direzione della rivista Atti e Rassegna Tecnica (1992-1995). Socio di ADI dal 1960, aveva fatto parte del Comitato dei probiviri e, nel 2014, della giuria del Compasso d'Oro.