News

Giovanni Gastel

La fotografia come opera di cultura


È scomparso il 13 marzo Giovanni Gastel, fotografo di primo piano del mondo internazionale della moda, del design e dell'arte.

Nato nel 1955, aveva iniziato a dedicarsi alla fotografia alla fine degli anni Settanta, pubblicando dal 1981 still-life  su Annabella e poi foto di moda su Vogue Italia, Mondo Uomo, Donna. La sua carriera si sviluppò negli anni Ottanta e Novanta in parallelo con il successo della moda italiana nel mondo, con significative collaborazioni nel mondo del mercato d'arte (Christie's, 1995-96) e l'affermazione sul piano internazionale, da Milano a Parigi, in Spagna e in Gran Bretagna.

Concepiva il lavoro di fotografo come un'espressione di cultura e di rapporto con il mondo e i suoi protagonisti, e quindi come opera d'arte a pieno titolo. Del 1997 è una sua personale alla Triennale di Milano curata da Germano Celant, che sancì la sua affermazione nel mondo della fotografia internazionale.

Dedicò in particolare gli ultimi vent'anni al ritratto, creando una galleria di personaggi del mondo della moda, del design (tra cui le immagini delle architetture di Piero Lissoni e quelle per un volume dedicato a Poltrona Frau), dell'arte, della musica, dello spettacolo e della politica riuniti nel settembre 2020 in un'antologica al MAXXI di Roma: The People I Like. È anche autore di un'autobiografia (Un eterno istante, 2015) e di un libro di poesie: Io sono una pianta rampicante, 2018.