Giuseppe Basile
Una carriera di grafica editoriale per il design e l'architettura
È scomparso a Milano Giuseppe Basile, per 32 anni grafico e poi art director della rivista
Domus, progettista di libri e periodici tra i più apprezzati nel mondo dell'editoria italiana.
Nato nel 1958, dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte di Monza – dove era stato allievo di
Roberto Orefice e di
AG Fronzoni – aveva lavorato come progettista indipendente per circa dieci anni ed era poi stato assunto nel 1988 da
Domus, che in quel periodo aveva
Italo Lupi come
art director e
Mario Bellini come direttore responsabile. La sua esperienza – la traduzione visiva delle idee di tredici direttori della rivista – era maturata nella collaborazione con grandi figure della grafica editoriale da
Alan Fletcher a
Ivan Chermayeff, a
Massimo Vignelli, a
Simon Esterson. Una carriera all'insegna della disponibilità e dell'efficacia nel dare forma visiva alle idee e alle concezioni più disparate, conciliandole con la fedeltà all'identità dell'editore e partecipando tra l'altro anche al cruciale passaggio della rivista dall'editoria cartacea a quella digitale.
Dal 2020, come grafico indipendente, aveva continuato a collaborare con
Domus, e per l'ADI Design Museum aveva progettato vari cataloghi, tra cui
Podium 16, per la mostra dedicata alla Olivetti,
Manifesto alla carriera (dedicato ai manifesti realizzati dai grafici italiani per i premiati del Compasso d'Oro) e
Bruno Morassutti 100+1.