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Heinz Waibl

Scompare una delle grandi figure
della grafica italiana del Novecento


Se ne è andato silenziosamente, il 19 agosto scorso, Heinz Weibl, graphic designer. 


Era nato a Verona nel 1931 e aveva frequentato per due anni la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, abbandonando gli studi per dedicarsi completamente alla professione. Dal 1950 fu collaboratore di Max Huber, con il quale insegnò alla Scuola dell'Umanitaria di Milano fino al 1963 e realizzò tra l'altro lavori per Standa, la Rinascente, Innocenti, Borsalino e il logo di Flos.

Con Huber e con Ernesto Carboni collaborò  alla realizzazione del padiglione della Rai alla Fiera di Milano del 1951, progettato da Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

Nel 1967 si trasferì a Chicago per lavorare alla Unimark international a progetti tra cui quelli per J.C.Penney, Levi's, Transunion. Al suo ritorno a Milano, nel 1971, fondò con Laura Michieletto lo studio Signo, lavorando per Cinzano, Max Meyer, Venini, Nava, BTicino.

Tra i suoi progetti i padiglioni di BTicino per la Intel Fair delle edizioni 1985, 1987, 1989, 1990, e il logo della Regione Emilia Romagna. Responsabile dei corsi di grafica della Scuola Politecnica di Design di Milano, divenne presidente di AGI Italy nel 1994.

Fece parte del Comitato direttivo ADI dal 1989 al 1991, e lavorò spesso per l'associazione, tra l'altro con il catalogo di una mostra del XVI Compasso d'Oro a Madrid, e l'allestimento e la grafica per la mostra del Compasso d'Oro di Mosca.