Icone del Made in Italy
Un libro di Giovanna Mancini sulle ragioni profonde del successo del design italiano
"Iconico" è uno degli aggettivi più abusati del lessico contemporaneo del design e dell'architettura. Peccato che – diceva Gillo Dorfles – anche le parole con l'uso si consumino: "iconico" viene così frequentemente sparso a piene mani come definizione onnicomprensiva da significare poco o niente. E tuttavia "icona" un significato preciso ce l'ha: è il valore simbolico che si collega per acclamazione universale a un oggetto o a un edificio, per la sua forma o per la sua funzione, facendone un elemento di identità immediatamente comprensibile a tutti.
È il senso del titolo del libro di
Giovanna Mancini (giornalista del
Sole 24 Ore) che dà una sostanza ben concreta alla parola: le storie di dieci grandi imprese italiane del design – Alessi, Artemide, B&B Italia, Caimi Brevetti, Cassina, Driade, Gufram, Kartell, Molteni&C, Zanotta. Il primo punto di interesse, al di là del successo indiscutibile dei prodotti di queste aziende, è quello del design visto dalla parte dell'impresa: creazione collettiva prima del prodotto, poi dell'immagine del design italiano, grazie al coordinamento di idee, tecnologie, organizzazione aziendale, marketing. Ne nasce un ritratto collettivo del design Made in Italy e della sua affermazione mondiale delineato attraverso storie familiari, interviste, immagini. Un racconto documentato che restituisce senso profondo al concetto di "icona".
Presentato da
Domitilla Dardi e corredato da un’intervista a
Daniel Libeskind, il libro inaugura la nuova collana "Bellissima", che LUISS University Press dedica alle storie di successo del Made in Italy.
Giovanna Mancini, Icone. Mito, storie e personaggi del design italiano, Roma, LUISS University Press, pp. 192, € 18.