C'è tempo fino al 29 maggio per partecipare alla seconda edizione del concorso indetto da ADI e AIRC per il progetto di un oggetto destinato a migliorare la vita dei piccoli pazienti che si sottopongono a terapia e di chi sta loro vicino. IL DESIGN AIUTA A GUARIRE fa parte dell'azione di sostegno che il mondo del design italiano conduce da molti anni a favore della ricerca sui tumori promossa da AIRC, e si alterna ogni due anni alla manifestazione Love Design.
Tre ricercatori, grazie ai fondi raccolti da AIRC e ADI con Love Design, hanno ottenuto borse di studio per la ricerca nel campo dei tumori femminili: Chiara Pesenti (Istituto Mario Negri, Milano), Raffaele Luongo (IEO, Milano), Manuela Sollazzo (Università degli Studi di Bologna).
I tre ricercatori che, grazie ai fondi raccolti da AIRC e ADI con Love Design, hanno ottenuto borse di studio per la ricerca di base: da sinistra Chiara Pesenti, Raffaele Luongo, Manuela Sollazzo.
"Quando con AIRC abbiamo immaginato un concorso per migliorare la qualità delle attrezzature e dei servizi dedicati a chi affrontava patologie importanti", commenta il presidente ADI Luciano Galimberti, "abbiamo pensato al ruolo che il design svolge e al valore che ha il pensare un progetto 'attorno' all’uomo. Partecipare a questa seconda edizione del concorso è oggi, in una condizione di tempo 'sospeso', un'adesione a un modo di intendere il nostro lavoro che va al di là della tecnica e dello stretto disciplinare: è una dichiarazione di impegno civile e di pietas, che rende il nostro operare quotidiano degno di essere svolto."
Il bando e la scheda di partecipazione
In alto: le vincitrici della prima edizione di Il design aiuta a guarire, Ada Garombo e Martina Bonan (al centro), e gli autori dei due progetti segnalati dalla giuria: Davide Andracco (a destra) con Ismaele Maranzan e Davide Bortoli.