Valorizzare il beni culturali è uno strumento di rigenerazione del territorio. È il tema di una giornata di studi che si svolge il 25 marzo ad Agrigento, promossa dal Polo Territoriale Universitario di Agrigento dell’Università degli Studi di Palermo e da ADI. Il convegno è parte di un progetto che prevede la collaborazione con le istituzioni del territorio, che sarà sviluppato in occasione delle manifestazioni di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
A fondamento del progetto c’è l’idea che il design italiano sia un elemento riformatore, capace di trasformare la vita contemporanea attraverso la qualità. Lo scopo è contribuire alla creazione di un ponte tra la conoscenza del contesto, la cura costante dei beni culturali del territorio e l’incremento stabile del benessere sociale. L’obiettivo finale è la realizzazione di una struttura culturale di valore civile che duri nel tempo, attraverso la valorizzazione delle competenze pubbliche e private del panorama locale. “I luoghi, come un'impronta, costituiscono la partitura fisico-estetica di un certo modo di stare nel mondo”, osserva Giovanni Francesco Tuzzolino, presidente del Polo territoriale universitario di Agrigento, nel suo libro La misura e lo sguardo. Il progetto nel paesaggio delle differenze. "Disseppellendo la memoria dei luoghi, il progetto di architettura costruisce le continuità e le discontinuità necessarie alla composizione delle differenze, trasformando la contrapposizione in dialogo, la distonia in fertile molteplicità”.
Le iniziative verranno realizzate nel quadro di una partnership strategica tra Polo Universitario e ADI, coinvolgendo tutte le risorse umane, economiche, sociali, ambientali che gravitano intorno al mondo della cultura, in un percorso coordinato. “L’energia propositiva del design italiano per l’ambiente e per la costruzione di una società migliore”, come scrive il presidente ADI Luciano Galimberti in ADI Design Index 2023, “rappresenta un vero e proprio paradigma da condividere ad ampio raggio, che tocca argomenti fondamentali per il nostro pianeta visto in una visione non più strettamente antropocentrica”. Lo scopo del progetto è consolidare e valorizzare l'identità locale, coniugando ricerca e valorizzazione attraverso il patrimonio culturale materiale e immateriale, per incrementare stabilmente economia e benessere, utilizzando l’idea di cultura come leva di innovazione sociale.
Il progetto prevede vari interventi:
Un percorso articolato, che coinvolge i differenti attori del territorio, coordinati secondo un indirizzo comune che coinvolge strutture delle amministrazioni locali, enti territoriali, istituti di alta formazione, ordini professionali, imprese creative.
Alla presentazione del progetto intervengono, con Giovanni Francesco Tuzzolino, il prefetto di Agrigento Filippo Romano; il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè; il presidente della Fondazione "Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025” Giacomo Minio; Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento Rino la Mendola; il presidente di ADI Sicilia Andrea Branciforti.
Seguiranno i contenuti al dibattito di Giovanni Francesco Tuzzolino (Ricerca e progetto per il patrimonio culturale), Andrea Cancellato, presidente di Federculture (Le offerte culturali nel panorama europeo delle città della cultura), Vincenzo Castellana, responsabile Cultura di ADI Sicilia (Design per natura); Luciano Galimberti, presidente ADI (Disseppellire il futuro: il ruolo del design nella valorizzazione dei beni culturali); Roberto Albergoni, direttore generale della Fondazione "Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025” (Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025). Chiuderanno la giornata i presidenti degli Ordini degli Architetti siciliani, cui il pubblico potrà poi rivolgere domande e chiedere approfondimenti del tema.
La valorizzazione dei beni culturali
come strumento di rigenerazione territoriale
25 marzo 2024, ore 14.30 – 18
Polo Universitario di Agrigento
Villa Genuardi, via Ugo La Malfa, Agrigento