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Il Principe Azzurro della Triennale

C'era una volta una Bella Addormentata (e di una certa età, per giunta) che la perfida strega della routine politico-amministrativa italiana e milanese teneva in letargo: la Triennale di Milano. Pare impossibile, a vederla oggi, risvegliata e pimpante, corteggiata da decine di migliaia di visitatori, ricca di giovanilissimi slanci e perfino, a volte, non priva di qualche ardita promiscuità… Chi, nei primi anni Duemila, l'ha baciata per risvegliarla?


Di Principi Azzurri in realtà la Triennale ne ha avuti ben due: il primo fu Augusto Morello, che ne avviò la ristrutturazione architettonica oltre che reinnescarne la vitalità culturale. Uomo cresciuto professionalmente nel solco del design italiano degli anni d'oro (all'Olivetti e poi, come Design Manager ante litteram, alla Rinascente), presidente dell'ADI e presidente dell'ICSID prima di diventare presidente della Triennale, scomparve nel bel mezzo del suo lavoro di riforma.



Davide Rampello con Luca Molinari,
in un recente incontro di ADI Design da leggere
nei giorni di Book City Milano 2013.

Il suo successore, Davide Rampello, ha una storia professionale non meno articolata, oggi ricostruita in un libro-intervista che parte dalla sua fortunata gestione dell'istituzione milanese per arrivare alle idee dell'ex presidente della Triennale sulla comunicazione culturale in vista dell'incombente Expo 2015.

Un percorso, quello di Rampello, per molti versi estraneo alla cerchia del design e dell'architettura, ma saldamente radicato nella tradizione culturale milanese degli anni Settanta e Ottanta: dagli studi degli artisti alle prime televisioni private, Rampello si è dedicato alla comunicazione della cultura (mostre, rassegne e le multiformi manifestazioni che nel linguaggio della comunicazione alla milanese prendono il generico nome di "eventi") con gli strumenti della modernità, efficacissimi sui grandi numeri e a volte ambigui nell'inevitabile commistione tra ricerca e promozione.

Una partita che Rampello ha vinto, in Triennale: un'istituzione che grazie alla sua gestione ha riconquistato pienamente un ruolo cardine nel sistema delle istituzioni milanesi e si espande, anche dopo che Rampello ne ha abbandonato la guida, in una dimensione internazionale di tutto rispetto.

La lunga intervista ricostruisce la vicenda del rilancio della Triennale, delle strategie culturali e produttive, delle alleanze che l'hanno consentita; e segna un punto non aggirabile nel dibattito, sempre più attuale, su come rendere produttivo il patrimonio culturale italiano. Una Bella Addormentata di proporzioni colossali, il cui risveglio necessita di qualcosa di più di un sapiente bacio e richiede un equilibrio attentissimo tra audacia nell'innovazione e prudenza nella tutela. (d.mo.)
 

Davide Rampello, La mia Triennale. Cronache di una ribellione, intervista a cura di Martin Angioni, Milano, Skira, 2013, pp. 72, € 24.