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Insegnare design al tempo del coronavirus

IED, NABA, ISTITUTO MARANGONI E DOMUS ACADEMY POTENZIANO I LORO SISTEMI DI FORMAZIONE TELEMATICA


Ogni scuola italiana, in ogni settore della cultura, è in questi giorni alle prese con la difficoltà di continuare a trasmettere agli studenti i contenuti delle varie discipline senza richiederne la presenza fisica nelle aule e nei laboratori. Per le scuole di design, scuole "del fare" per eccellenza, i problemi di questi giorni stimolano un impiego della didattica a distanza già avviato, ma propongono interessanti soluzioni più progredite: anche in questo caso i designer sono tenuti dall'essenza della professione a trasformare i vincoli in vantaggi.

IED Istituto Europeo di Design dal 9 marzo ha spostato gran parte della didattica sul web: "Abbiamo individuato un modello", spiega Riccardo Balbo, Direttore Accademico di IED, "in grado di 'portare a casa degli studenti' non solo la parte più tradizionale di lezioni frontali ma anche quella più pratica di attività di laboratorio."

Ci sono lezioni frontali in streaming attraverso la piattaforma Google Meet, che collega docenti e studenti. Un servizio di tutoring online, con la presenza di un docente e un sistema di regia video multicamera, permette agli studenti di svolgere una revisione da remoto, dopo essersi prenotati in un calendario condiviso.

C'è infine IEDTips: “pillole video” registrate nei laboratori IED che illustrano lavorazioni, uso di macchinari, suggerimenti per la realizzazione di prototipi. In parfticolare due tutorial sono dedicati alle tecnologie del taglio laser e alla termosaldatura.

Anche le scuole italiane del Gruppo Galileo Global Education – NABA, Istituto Marangoni e Domus Academy, per un totale di 7.000 studenti – forniscono più strumenti telematici: i centri di formazione di Shanghai e Shenzhen di Istituto Marangoni hanno attivato un piano di formazione a distanza sulla piattaforma Zoom Cloud Meetings. Attraverso la stessa piattaforma e Google Drive i 2.750 studenti della scuola, per il 70 per cento stranieri, possono condividere in tempo reale i contenuti delle lezioni. Per la moda e per il design viene offerta anche la possibilità di condividere da remoto programmi per la modellazione 3D, con l'assistenza in streaming di un docente in laboratorio.

NABA offre ai suoi 4.000 studenti delle sedi di Milano e Roma, per un terzo internazionali, un rafforzamento della formazione a distanza con il sistema Blackboard, che, già attivo negli scorsi anni per il 10 per cento delle lezioni, oggi permette di seguire il cento per cento delle attività. Al sistema si aggiungono tre webinar, rispettivamente dedicati agli studenti italiani, a quelli stranieri e ai docenti, più un servizio telefonico di orientamento. Sarà presto possibile svolgere a distanza anche la discussione delle tesi.

Domus Academy per i suoi 400 studenti ha trasferito ogni attività sul web: 11 master vengono svolti sulla piattaforma Blackboard, dal vivo, per garantire l'interazione tra studenti e docente in tempo reale. Interazione che vale anche per i fondamentali contatti con le aziende: durante la prima settimana di adozione del sistema si sono contate 67 sessioni online individuali, tra cui i lanci di otto workshop in collaborazione con marchi  italiani e internazionali, tra cui Slowear, Christie’s, Rotaliana, la ONG internazionale ActionAid e AKQA. Il tasso di partecipazione online ai corsi, per la maggior parte internazionali, è in media dell'87 per cento.

Si tratta di fornire "i migliori strumenti non solo per continuare il percorso didattico", commenta Roberto Riccio, CEO del gruppo Galileo Italia, "ma anche per diventare attivi protagonisti di una trasformazione digitale che inevitabilmente sta coinvolgendo e rimodellando anche il sistema dell’alta formazione.”