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La fine delle icone

C'erano una volta le star del design, che creavano oggetti su cui si concentrava tutto il senso simbolico della società da cui uscivano: cultura produttiva, estetica, stile di vita... Icone facili da usare ed efficacissime nella comunicazione. Ma oggi l'icona appare – avrebbe detto Gillo Dorfles – "consumata" come strumento di lettura del design. Lo spiega Chiara Alessi nel suo ultimo libro, che viene presentato a Roma con il patrocinio di ADI Lazio.


Alessi (che discende da due delle famiglie più blasonate del design italiano: Alessi e Bialetti) le icone del design le ha respirate fin dall'infanzia, e facendo ricorso anche ai suoi ricordi personali cerca una nuova chiave di lettura per leggere il design, al di là del ricorso ai simboli che ormai spiegano solo se stessi.

Come funziona la macchina che produce il design oggi? Sempre più in modo collettivo e coordinato, sempre meno immediatamente interpretabile attraverso singoli oggetti simbolo (e designer simbolo). Alla ricerca di un nuovo paradigma di lettura del design è dedicato il libro, che viene presentato dall'autrice in una conversazione con Paolo Casicci, giornalista della Repubblica.

La partecipazione all'incontro permette ai soci ADI di ottenere 1 CFP.

 
Chiara Alessi, Le caffettiere dei miei bisnonni, Torino, UTET, 2018
 
ADI Lazio
 

Iconico a Chi?
Se il design potesse parlare
7 giugno 2018, ore 19
dMake
via Giovanni lanza 174, Roma