Leonardo Mosso
Scompare una figura di spicco della cultura progettuale e tecnologica internazionale
Leonardo Mosso, torinese, era nato nel 1926 e aveva iniziato la carriera nello studio del padre
Nicola Mosso, razionalista con esperienze futuriste. Dopo la laurea, nel 1951, aveva lavorato nello studio di
Alvar Aalto, di cui era rimasto collaboratore per le opere progettate per l'Italia.
Fondamentale il suo interesse per le strutture trasformabili e adattabili, espresso in specifiche ricerche sui moduli prefabbricati in legno, in alluminio e in acciaio, e sui giunti elastici e mobili.
Film LEONARDO MOSSO: un secolo in un giorno from VideoAstolfoSullaLuna on Vimeo.
Socio onorario dell'ADI, fu attivo studioso delle teorie dello strutturalismo e della programmazione del territorio, alla cui gestione applicò fin dagli anni Sessanta gli strumenti dell'allora nascente informatica. Nel 2017 il Centre Pompidou di Parigi inaugurò una mostra della sua opera e nello scorso ottobre la galleria Ferrero di Ivrea gli aveva dedicato un'antologica, intitolata
Connections, a cura di
Enrico Baleri e
Barbara Neirotti.
Docente nelle università di Torino, Milano, Berlino, Karlsruhe, coltivò sempre interessi culturali molteplici e fu tra l'altro tra i soci fondatori del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dell’Istituto Alvar Aalto e del Museo dell’Architettura Arti Applicate e Design.