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Progetti intorno al Mediterraneo

La Biennale dello Stretto chiede ai giovani di individuare parole per il cambiamento


Si si tiene dal 30 settembre al 4 ottobre, a Messina e a Reggio Calabria, la prima Biennale dello Stretto. In programma incontri e interventi sui temi centrali per l'area mediterranea: progetto delle infrastrutture, architettura, paesaggio; informazione e comunicazione; rapporto artigianato-design; responsabilità sociale del progetto.

La manifestazione, promossa dalla società benefit 500x100, a cura di Alfonso Femia e Francesca Moraci, e con il patrocinio di ADI, nasce per dare una dimensione reale "all’invisibilità estesa verso ogni luogo celato o solo apparentemente rivelato di tutto il Mediterraneo. Punto di avvio è la mancanza di connessione tra lo Stretto geografico, la sua riconoscibilità culturale, la sua accessibilità infrastrutturale e la sua proiezione verso il mondo-Mediterraneo". La Biennale dello Stretto vuole studiare quali siano le possibili chiavi del cambiamento, provando anche a proporre indicazioni concrete su tre temi specifici: far sì che lo Stretto di Messina si riappropri del suo ruolo centrale nel Mediterraneo; che si apra al Mediterraneo considerato come un mondo unitario, attraverso una descrizione non frammentata in eventi distinti; fare dello Stretto di Messina una cassa di risonanza delle vibrazioni storiche e geografiche, progettuali e sociali e della loro attuabilità concreta.


Il progetto della Biennale dello Stretto


La Biennale dello Stretto
30 settembre – 4 ottobre 2022
Fondazione Horcynus Orca, Torre Faro, Messina 
Forte Batteria Siacci, Campo Calabro (Reggio Calabria)