Nuovi criteri per la fornitura di prodotti tessili (per esempio divise da lavoro, tende, tappezzerie): occorre che tutta la filiera della loro produzione garantisca condizioni di lavoro dignitose e rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Altri nuovi criteri riguardano la resistenza alla lacerazione, le variazioni dimensionali dopo il lavaggio e la solidità dei colori. Il tutto in funzione di una maggior durata d'uso e della prevenzione del la produzione di rifiuti.
Le caratteristiche ecologiche del progetto (fibre riciclate, possibilità di riutilizzo dei materiali e dei componenti) vengono privilegiate ed è vietato l'acquisto di alcuni tipi di oggetti usa e getta, insieme con indicazioni aggiornate sulle sostanze pericolose da evitare e sulle verifiche da compiere sui prodotti.
Un altro settore importante per il design è quello degli "arredi per interni" (mobili per ufficio, arredi scolastici, archivi): anche qui sono stati aggiornati i criteri sulle sostanze chimiche da usare, puntando sul design ecocompatibile e privilegiando la facilità di preparazione riparazione e di ricomposizione degli arredi in funzione del loro riuso in altri ambienti di lavoro. Sarò inoltre possibile il noleggio degli arredi, per favorire il riutilizzo di prodotti già esistenti.
Infine in materia di edilizia (servizi di progettazione e lavori di costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici della pubblica amministrazione) i criteri vengono aggiornati alle novità del Codice degli Appalti (D. Lgs 50/2016).
Il decreto è attualmente ancora in fase di pubblicazione.