News

Quartieri residenziali del XX secolo

La fondazione CASVA promuove la prima borsa di studio "Luciano Baldessari"


La Fondazione CASVA di Milano promuove, con il patrocinio di ADI e la collaborazione del Politecnico di Milano, la prima borsa di studio intitolata a Luciano Baldessari, uno dei più originali interpreti dell’architettura del XX secolo. La borsa andrà a una ricerca sul tema dei quartieri residenziali, italiani o internazionali, del XX secolo, in riferimento alle periferie, all’housing sociale, alla nascita di forme di autoedilizia, autorappresentazione, auto-organizzazione degli abitanti.

Al centro della ricerca l'architettura e l'urbanistica, che tuttavia non sono il terreno esclusivo delle ricerche in competizione per la borsa: il bando è aperto anche a impostazioni  interdisciplinari come la storia della fotografia e dei media visivi, i cultural studies, le discipline socio-antropologiche e così via. Analogamente saranno ammessi candidati, purché under 35, in possesso di  laurea, master, dottorato o diploma di specializzazione rilasciati da università pubbliche o private, italiane o internazionali, che potranno essere laureati in Architettura, Urbanistica, Sociologia, Antropologia, Storia dell’Arte, Arti visive, senza preclusioni: "Sono ben accetti, e incoraggiati, i profili interdisciplinari", dice il bando.

La documentazione prevista dal bando va inviata entro il 30 settembre 2022. La valutazione sarà fatta da una commissione di cui fanno parte Alessandro Colombo (architetto, docente alla Scuola del Design del Politecnico di Milano), Luciano Galimberti (presidente dell’ADI) e i membri del consiglio d'amministrazione della Fondazione CASVA: Anna Chiara Cimoli, presidente, ricercatrice presso l’Università degli studi di Bergamo; Paolo Baldessari, vicepresidente, studio Baldessari e Baldessari; Maria Fratelli, consigliera, dirigente del Settore Cultura del Comune di Milano; Mariella Brenna, consigliera, ricercatrice al Politecnico di Milano; Elisabetta Pernich, consigliera, responsabile degli archivi del CASVA.

Il bando