Sergio Asti
Scompare uno dei protagonisti dell'architettura d'interni italiana
È morto a Milano a 95 anni Sergio Asti, architetto e designer tra gli ultimi esponenti di una generazione che, a partire dagli anni Cinquanta, per prima diede vita alla dimensione internazionale del Made in Italy.
Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, fu assistente alla cattedra di Architettura degli interni dal 1953 al 1958 e fu tra i primi professionisti del progetto a concentrare la sua attenzione sull'importanza del disegno industriale: partecipò alla nascita dell'ADI, di cui divenne socio onorario, e continuò a seguirne con attenzione critica le vicende fino agli ultimi anni.
Autore di progetti per i marchi più importanti del design per la casa (Cassina, Knoll, Poltronova, Zanotta, Gabbianelli, Salviati, Venini, Arteluce, Artemide, Fontana Arte, Martinelli) ha progettato oggetti caratterizzati dall'attenzione nella scelta dei materiali, alle cui qualità sapeva dare rilievo.
Tra i suoi oggetti più celebri quelli in cui diede un'immagine moderna al vetro, nei contenitori e nelle lampade, come Daruma (per FontanaArte, 1966) e i vasi Marco (per Salviati, Compasso d'Oro 1962) e Mapan (per Arnolfo Di Cambio, 1970), cui si aggiungono le maniglie Tizianella (per Olivari, 1959) e le posate Boca, progettate con Inao Miura (per ICM, 1973).