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Storia della grafica, dell'editoria, della società

Un libro ricostruisce sulla base di documenti di prima mano il percorso culturale e professionale di Albe Steiner: uno dei maggiori grafici italiani della seconda metà del Novecento, ma soprattutto una personalità completa, attivo nella professione, nella cultura e nella politica senza soluzione di continuità.


Il contributo fondamentale di Albe Steiner alla cultura editoriale italiana è noto a ogni appassionato del progetto. Ma raramente a un progettista grafico si dedicano ricerche storiche che vadano al di là del suo apporto creativo nella professione, delle sue soluzioni formali innovative, dell'influsso stilistico che il suo lavoro diffonde nella cerchia degli altri graphic designer.

Nel caso di Steiner, nonostante i suoi meriti fossero da sempre riconosciuti, mancava una ricostruzione completa della sua personalità, e non a caso: nessuno dei punti di vista comunemente adottati da chi scrive di grafica era in grado di esaurire il carattere integrale della sua cultura professionale: nessun catalogo di mostra, nessuna antologia potevano dar conto dell'estensione del suo intervento editoriale.

Modernizzazione stilistica, certo – per altro in linea con i migliori esempi del dopoguerra – nel campo dell'editoria, in quello della pubblicità, in quello del packaging e in quello espositivo.

Ma il maggior contributo di Steiner sta probabilmente nella promozione della professione (un caso più unico che raro di grafico compensato per le sue copertine a diritti dì'autore), nella spinta all'evoluzione del ruolo del grafico nella filiera dell'editoria (il "redattore grafico", che unisce coscienza dei contenuti, competenza linguistica e competenza visiva: nulla di più attuale nei nostri anni di editoria digitale) e soprattutto nella coerenza etica (la pratica professionale non può che crescere su una concezione politica coerente). Troppe cose, per un catalogo…

Il punto di vista che mancava è quello che Marzio Zanantoni, storico e professionista dell'editoria egli stesso, ha adottato per un'ampia ricerca, sostenuta dalla documentazione conservata dall'Archivio Albe e Lica Steiner e raccolta in un volume inconsueto, almeno tra quelli dedicati alla grafica: 434 pagine, illustrazioni a colori a titolo puramente esemplificativo e una quantità di informazioni cronologicamente organizzate (dagli anni della seconda guerra mondiale alla collaborazione con Feltrinelli) che spesso non riguardano direttamente la grafica, ma sono essenziali a illuminarne l'evoluzione.

Un contributo essenziale per la comprensione della figura di Steiner, ma anche un'indicazione di metodo per la storia della grafica, che andrebbe più spesso affrontata come elemento di contesto del settore professionale di cui è parte. Il risultato ne guadagna, come in questo caso, in incisività e in conoscenza delle ragioni profonde della creatività. (d.mo.)
 

Marzio Zanantoni, Albe Steiner. Cambiare il libro per cambiare il mondo, Milano, Unicopli, 2013, pp. 434, € 20.