Trieste: Design mitteleuropeo
In mostra i vincitori e i partecipanti al concorso 'Seats of Understanding'
Premiati il 28 giugno a Trieste i vincitori di
Seats of Understanding, il 15° concorso internazionale di design
Trieste Contemporanea. Il concorso, fondato nel 1999 da
Gillo Dorfles per dare risalto ai migliori progetti nati nell'Europa centro orientale, è prodotto nel quadro del progetto
GO! 2025 – Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.
Ai partecipanti è stato chiesto di concepire un oggetto di arredo urbano: un’installazione di posti a sedere da collocare sia a Nova Gorica sia a Gorizia che rappresenti significati simbolici legati al luogo storico di entrambe le città. Quattro i premi – per un ammontare complessivo di 10.000 euro – scelti da una giuria internazionale composta da
Giuliana Carbi Jesurun (Trieste Contemporanea),
Barbara Fabro (Iniziativa Centro Europea),
Nicla Indrigo (presidente di ADI Friuli Venezia Giulia),
Giulio Polita (architetto e storico dell’architettura),
Maja Vardjan (MAO – Museo di architettura e design di Lubiana).
Questi i premiati:
Linda Baissero (Croazia) vince il Premio BEBA (€ 1.000) per la più giovane partecipante selezionata. Il suo progetto
Flumen si ispira ai due ponti ferroviari di Nova Gorica e Gorizia, Solkanski Most e Ponte Ferroviario, che attraversano il fiume Soca/Isonzo collegando le due città. L’arredo urbano progettato è una panchina che unisce i due ponti per rappresentare l’unione delle due città.

Il nuovo Premio FONDAZIONE KATHLEEN FOREMAN CASALI (€ 2.000), per il miglior progetto proveniente da designer nati a Trieste, è stato assegnato a
Paola Pisani (Italia), per il progetto
Seidenstrasse, ispirato alla gelsibachicoltura, attività tradizionale di Nova Gorica e Gorizia, che storicamente ha reso le due città un punto di riferimento per la produzione e la lavorazione della seta. Evoca la forma di un bozzolo, luogo della metamorfosi, che si trasforma in uno spazio di comunità.
Il Premio InCE, per il miglior progetto proveniente da uno dei paesi che aderiscono all’Iniziativa Centro Europea e che non sono membri della Comunità Europea, è stato assegnato a
Drini Berati (Albania), che ha presentato la sua seduta
The Weaver’s Seat, dove la pietra calcarea locale richiama il comune passato austroungarico mentre la scelta del faggio evoca l’eleganza dell’epoca Biedermeier. La forma curvilinea rispecchia invece il flusso del fiume Isonzo e simboleggia i destini intrecciati delle due città.
Il gruppo croato formato da
Slavko Petek e
Dora Mihinjac vince il Premio GILLO DORFLES / PRIMO PREMIO TRIESTE CONTEMPORANEA per il miglior design della quindicesima edizione del concorso. Nella loro proposta
Go sit una serie di tubi metallici rappresenta il confine che divide le due città e la ferrovia che le attraversa. La panchina è fatta per essere usata da entrambi i lati, mettendo in evidenza le due città e il loro rapporto simbiotico.
In mostra anche gli 11 progetti dei finalisti selezionati dalla giuria:
Cristiano Antonutti e Matteo Mizzaro (Italia),
Davide Benvenuti (Italia),
Azzurra Brugiotti (Italia),
Denny Candotto (Italia),
Cristian De Marchi (Italia),
Doris Forsthuber-Miedaner (Austria),
Mateusz Góra e Agata Gryszkiewicz (Polonia),
Jurij Licen (Slovenia) e
Taole Chen (Austria),
Federico Morescalchi e
Leonardo Pilati (Italia),
Karol Murlak (Polonia) e
Paul Rajakovics (Austria).
La quindicesima edizione del concorso ha il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il patrocinio dell’Iniziativa Centro Europea, dell’ADI e del Comune di Gorizia, con il sostegno della Fondazione Kathleen Foreman Casali di Trieste e della Fondazione BEBA di Venezia, e con la collaborazione del MAO – Museo di Architettura e Design di Lubiana, del Centro Culturale KCB – Centro Culturale di Belgrado e dello Studio Tommaseo di Trieste.
Seats of Understanding
28 giugno – 31 luglio 2024
Studio Tommaseo
via del Monte 2/1, Trieste
In alto: particolari di progetti dalle ultime edizioni: F. Gigone – A. Gigliotti (2012); D. Ljubic – K. Cendak (2014); D. Uhlír (2016); J. Landsiedl (2018); O. Vereshchagin (2021).