"R-RIPARABILE?”, spiega Frida Doveil, curatrice dell'iniziativa, “è una ricerca che esplora non solamente le proposte di progettisti e produttori, ma anche quelle di scienziati, tecnici, ricercatori, autoproduttori. E senza dimenticare quanto maker, comunità web del fai-da-te e gruppi sociali stanno sviluppando come movimento bottom up di riappropriazione degli oggetti. Una riflessione destinata a chi ancora non conosce questo mondo e a chi invece già lo frequenta, promotore inconsapevole di un movimento che sta lanciando una sfida al mercato e all’industria, oltre che alla cultura del design.”
Il titolo – rigorosamente in italiano – dichiara un atteggiamento di ricerca proprio della cultura italiana di progetto: aperto al confronto e attento al dialogo con l’industria.
L'invito è aperto a tutta la gamma degli attori che hanno a che fare con il mondo degli oggetti: designer, imprese, ricercatori, tecnici, scienziati della sostenibilità, autoproduttori, sperimentatori, attivisti sociali, educatori, creativi del fai-da-te, comunità di consumatori.
Le proposte e le esperienze presentate devono ovviamente rappresentare innovazioni per la riparabilità,poetiche nuove della relazione con il prodotto: progetti, prodotti, estetiche, materiali, servizi, strategie, programmi di ricerca, iniziative sociali, piattaforme online.
Scadenza per la presentazione delle proposte: 31 maggio.