News

Un salone per il grande pubblico

Tra le novità anche una mostra del Compasso d'Oro a Fiera Milano Rho


Un salone diverso dal solito, come era stato annunciato: è stato presentato il 26 maggio alla Triennale di Milano dal curatore Stefano Boeri, con gli autorevoli interventi in streaming di due ministri (Giancarlo Giorgetti e Luigi Di Maio) e, in presenza, del presidente lombardo Attilio Fontana, del sindaco di Milano Giuseppe Sala e dei presidenti di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, e Assarredo, Maria Porro.

Un "Supersalone" – così è stata battezzata la manifestazione – che, per consolidare rapidamente i rapporti tra produttori e pubblico in vista del Salone "tradizionale" dell'aprile 2022, punta sul digitale: a fine giugno debutterà un portale che non servirà solo a diffondere a livello mondiale le novità e il catalogo degli espositori, ma anche a permetterne l'acquisto. Uno strumento destinato a durare oltre la fase della ripresa e che, oltre al contenuto commerciale, avrà anche un contenuto editoriale sui temi della casa e dell'ufficio.



In presenza il Supersalone offrirà due luoghi di esposizione e di manifestazioni collegati: la Triennale in città e un allestimento speciale di alcuni padiglioni del quartiere fieristico di Rho: non stand ma pareti continue (i "muri dei prodotti") per l'esposizione, intercalati da zone riservate a manifestazioni speciali: racconti, incontri, grandi momenti della storia del design. Tra questi  anche una mostra dedicata al Compasso d'Oro ADI. Il Supersalone unirà insomma digitale e fisico, aggiungendo al consueto ruolo di luogo di incontro per gli affari quello del richiamo all'utente finale per il rilancio del sistema del design italiano dell'arredamento a livello internazionale e in modo permanente.

Ogni padiglione avrà una sua identità e il sistema espositivo, studiato da Lucas Wegwerth, sarà ispirato ai criteri del riuso, nei materiali e nella semplicità del montaggio. Tutti i materiali – questa è la promessa – potranno essere facilmente riutilizzati per altre fiere o per manifestazioni esterne al Salone.

Il progetto di allestimento è stato curato da Andrea Caputo e Giorgio Donà, mentre l'immagine visiva (segnaletica compresa) è affidata a Marco Ferrari ed Elisa Pasqual (Studio Folder).

Le scuole saranno presenti in un'apposita sezione (The Lost Graduation Show) a cura di Annina Koivu, dell'ECAL di Losanna, dove ogni istituto potrà presentare i migliori progetti elaborati dagli studenti negli ultimi diciotto mesi, mentre Maria Cristina Didero curerà un calendario di lezioni, presentazioni e incontri. Inclusività, collaborazione e apertura sono le parole d'ordine di tutta la manifestazione.