UNA GIORNATA PER PIO MANZÙ
Al Kilometro Rosso di Bergamo un convegno sull'opera del designer a ottant'anni dalla nascita
Pio Manzù, designer scomparso a trent'anni nel 1969, resta per il design italiano una delle figure di spicco per la sua capacità innovativa, nel settore dellò'auto e in quello dell'abitare. Lo hanno ricordato, in un ritratto fatto di ricostruzioni di storia del design ma anche di ricordi personali, gli interventi di un convegno che si è tenuto il 30 novembre con il patrocino di ADI al Kilometro Rosso di Bergamo, in occasione degli ottant'anni della nascita del designer,
Erano presenti, con
Eleonore Liebl Manzù, moglie del designer, e i figli
Giacomo, Francesca e
Libero, l'assessore
Lara Magoni di Regione Lombardia, il prorettore dell'Università di Bergano
Fulvio Adobati,
Franca Franchi, direttrice del Centro Arti Visive della stessa università, e
Luca Bombassei, architetto e membro del consiglio dell'Innovation District Kilometro Rosso.
Alberto Bombassei, presidente di Kilometro Rosso, ha ricordato uno dei più celebri e fortunati progetti di Pio Manzù – la Fiat 127 – e le difficoltà suscitate negli stessi produttori dal suo carattere innovativo.
Enrico Baleri ne ha sottolineato i pregi dal punto di vista costruttivo: la concezione di stampi semplici e facili da realizzare e la capacità del designer di innovare rispettando l'ambiente.
Luciano Galimberti, presidente di ADI, ha ampliato il discorso a tutto il design di Manzù, ricordandone la formazione alla Scuola di Ulm e la concezione dell'auto come prodotto fondamentalmente democratico, a favore della sua diffusione popolare. Ha sottolineato inoltre la felice capacità di Pio Manzù di trasferire dall'esperienza dell'automobile alcune soluzioni applicabili anche nel campo dell'abitare, come nel caso della "poltrona fisiologica" del 1967 (prod. Alias).
Sono intervenuti tre gli altri
Marco Albini,
Marco Bonetto,
Luca Cesari (già presidente del Centro Pio Manzù di Rimini),
Elisa Storace (Museo Kartell) e docenti delle Università di Urbino e Firenze.
Pio Manzù
il convegno è stato accompagnato da un'esposizione di modelli di veicoli ideati dal designer, che si affiancano ai suoi oggetti più celebri.