Forme, ritratti, paesaggi in una nuova puntata dei diari visivi che Iliprandi va raccogliendo in giro per i deserti del mondo.
“Un deserto traversato da dune rosse" raccconta Iliprandi nel testo che accompagna i disegni, "oltre alle quali immagini un mondo privo di questi turisti mordi e fuggi. Un’aria di cristallo. Strade che solcano il bush per ore, indicibilmente diritte. E rischiose, per quel brutto vizio d'attraversarti la strada che parrebbe privilegio delle taglie più robuste.
"Montagne nate per dar vita a leggende e racconti di guerre all'ultima zagaglia. Insegne in carattere gotico-fraktur che fanno tanto colore. Purché lasciate in preda al folclore locale. Una costa bellissima trapuntata di relitti svuotati. Ognuno con una propria tragica storia di naufragio e naufraghi, cancellati come i nomi che ostentavano a poppa. Spazio dove tornare solo quando meditare sulla ineluttabilità di certe tempeste. Soprattutto personali.
"Sanno sorprenderti solo gli animali. Il loro procedere ora guardingo ora impulsivo, la lentezza del gesto, lo scarto improvviso. Questo continuo offrirsi come modelli astratti, contraddetto dalla tangibile presenza nella realtà quotidiana. Vissuta tra spensierato brucare, folli corse, fissità irreali, gerarchie mai scritte poiché comunque inevitabili nel profumo selvatico.”
Le opere in mostra sono pubblicate anche in volume dalle Edizioni Nuages e Giancarlo Iliprandi parteciperà anche quest'anno al Rendez-vous du Carnet de Voyage, l'appuntamento che riunisce per la sua dodicesima edizione diaristi, scrittori e artisti del viaggio dal 18 al 20 novembre a Clermont-Ferrand.