COMPASSO D'ORO. ADI DESIGN MUSEUM – COLLEZIONE STORICA
presentato all’ADI Design Museum il volume ufficiale
"Dal 1954 ad oggi, attraverso il Compasso d'Oro, l’Italia ha raccontato al mondo che il design non è orpello, né lusso o decoro, piuttosto è linguaggio civile, intelligenza applicata, etica del quotidiano." Ringraziamo il Ministro della Cultura Alessandro Giuli per queste parole, giunte all’ADI Design Museum a termine della presentazione, tenutasi oggi, 7 maggio, del volume Compasso d'Oro. ADI Design Museum – Collezione Storica, a cui il Ministro non ha potuto partecipare per un concomitante impegno.
Curato da Beppe Finessi ed edito da Treccani con progetto grafico di Leonardo Pertile, il volume è la prima opera completa dedicata alla storia del Premio Compasso d’Oro e alla sua Collezione autogenerativa, riconosciuta nel 2004 dal Ministero della Cultura come “bene di eccezionale interesse storico-artistico”. In oltre 1000 pagine, con 2275 immagini e più di 50 saggi, il libro esplora 70 anni di design italiano, tra cultura, industria e innovazione, delineando anche le ambizioni e le responsabilità di custodire questo patrimonio e di aver creato un luogo della cultura, l’ADI Design Museum, che diviene contenitore, divulgatore e forza generatrice. Elemento distintivo dell’opera è la volontà di integrare stampa e realtà aumentata, per questo il volume è un MetaBook, realizzato dal partner tecnologico S—iR | Creative Technology Studio, che offre un’esperienza animata tramite QRcode.
Dopo i saluti istituzionali del presidente ADI Associazione per il Disegno Industriale Luciano Galimberti e del Presidente Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro Umberto Cabini, sono intervenuti, per raccontare l'opera monumentale frutto di oltre tre anni di lavoro, il direttore generale Treccani Massimo Bray, il curatore del volume e architetto Beppe Finessi, Alvise Braga Illa, Chairman di S—iR e Donatella Sciuto rettrice del Politecnico di Milano, moderati dalla giornalista Annachiara Sacchi del Corriere della Sera.
Qui la lettera integrale del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.