Carlo Bartoli

Scompare uno dei più attivi esponenti del progetto d'architettura e di design in Italia


È scomparso Carlo Bartoli, architetto e designer, Compasso d'Oro alla carriera nel 2016. Era nato  nel 1931 a Milano, dove si era laureato in Architettura nel 1957 e aveva iniziato la professione progettando edifici pubblici e residenze private a Milano e in Brianza, aggiungendo presto alla sua attività di progettista il design degli interni e degli arredi.



Carlo Bartoli alla premiazione del XXIV Compasso d'Oro. 
(Foto: ilmaestroemargherita.com)


Attivo sperimentatore dei nuovi materiali, ottenne grande successo con il design della poltrona in vetroresina Gaia (1965, prodotta da Arflex nel 1967) e poi della poltrona 4875 per Kartell, la prima al mondo realizzata in polipropilene (Kartell, 1974). Progettò per alcuni dei maggiori produttori di design d'arredamento italiano, da Tisettanta a Rossi di Albizzate, a ErnestoMeda, a Segis, a Kristalia, a Colombo Design.

Docente all'ISIA di Firenze (1967-1970) e all'ISIA di Roma (1988-1990), aveva esposto i suoi progetti alla Triennale di Milano (1968 e 2002), al Victoria and Albert Museum di Londra (1970), a Kyoto (1979), a Colonia (1981) e aveva partecipato alla grende mostra milanese del 1983 Dal cucchiaio alla città. A Buenos Aires gli era stata dedicata nel 1997 una mostra antologica: Trenta anni di design.

Nel 2007 ha fondato con Anna e Paolo Bartoli lo studio associato di architettura e design Bartoli Design. Tra i lavori più recenti la collaborazione alla ristrutturazione di Villa Mirabello, nel Parco di Monza (2010-2014).

Socio dell'ADI, alle cui iniziative partecipava attivamente, aveva ottenuto, oltre al Compasso d'Oro alla carriera, un Compasso d'Oro nel 2008 con la sedia R606 Uno, progettata per Segis in collaborazione con Fauciglietti Engineering.