Gianni Pasini

La scomparsa di un protagonista del design italiano degli Settanta e Ottanta.


È morto il 6 febbraio Gianni Pasini, designer tra i più attenti e concreti di quanti abbiano animato la storia del progetto italiano della fine del Novecento.

Aveva iniziato la sua carriera nel 1967 alla Olivetti, dove conobbe Sandro Pasqui, con cui avrebbe condiviso gran parte dell'attivitò professionale nei decenni a venire. 

Per tre anni entrambi lavorarono allo  Studio Design Olivetti di Ivrea, poi trasferito a Milano, contribuendo, insieme con Derk Jan De Vries e Antonio Macchi Cassia, al progetto di numerosi prodotti firmati da Mario Bellini, tra cui le calcolatrici Logos 4, Divisumma 18 e 28, Logos 42 e 58.

Nel 1974 fondò con Pasqui lo studio Pico Design, continuando a collaborare con Olivetti fino ai primi anni Ottanta e ampliando l'attività al design dell'auto per il gruppo Fiat (Alfa Romeo, interni della Fiat 131) e ad altri campi del design di prodotto, sempre con una spiccata attenzione del progetto per la componente tecnologica: Solari, IDEA, Italtel, Nordica, Piaggio, Radiomarelli, Rimoldi, SgS Microelettronica, Seimart.

Risultato esemplare di questa attività fu il telefono Cobra, disegnato e ingegnerizzato interamente da Pasqui e Pasini, che vinse nel 1984 il Premio Smau per l’Industrial Design e nel 1987 il Compasso d’Oro.

Socio dell'ADI fin dagli anni Ottanta, nei primi anni Duemila fece parte del Comitato direttivo, affiancando all'attività di progettista quella di docente al Politecnico di Milano, dove si dedicò in particolare alla promozione del progetto di macchine per l'agricoltura.