News

Il design che non c'è - seconda parte

a cura di Antonio Macchi Cassia e Susanna Vallebona


Per ADI la soluzione ai problemi è il design, inteso come metodo di lavoro che coniuga efficienza, sostenibilità, economia, qualità, estetica e valorizzazione intelligente dell’ambiente urbano.
 
È partita quindi la seconda fase del progetto.
ADI ha coinvolto quattro progettisti di fama riconosciuta Makio Hasuike, Ugo la Pietra, Alberto Meda, Patrizia Pozzi con la collaborazione di Duilio Forte e Angelo Jelmini, che si sono impegnati a trovare soluzioni alle situazioni più votate per migliorarle.

In parallelo sono stati invitati a mettere in gioco la propria creatività anche gli studenti del Politecnico di Milano coordinati da Giovanna Piccinno, Marinella Ferrara, Cristina Foglia e Roberto De Paolis e dello IED coordinati da Alessandro Chiarato.

Le proposte ricevute da professionisti e studenti sono state presentate in una seconda mostra, sempre in Triennale.

Un buon successo di partecipazione, un pubblico interessato, incuriosito e quasi incredulo di fronte a questa possibilità di intervenire come semplici cittadini facendo proposte nuove o semplicemente facendo una segnalazione.
 
La nuova proposta costruita con la collaborazione della Triennale di Milano, l’appoggio del Comune di Milano, che ha patrocinato l'iniziativa con grande coraggio e il sostegno di Material Connexion e Caimi Brevetti, ha avuto il meritato successo, offrendo la soddisfazione di vedere cittadini di tutte le età interessati e partecipi.

L’auspicio è che le autorità competenti possano trarre spunti e suggerimenti, magari raccogliendo almeno una soluzione tra quelle proposte, per rendere più funzionale la nostra città.
 











Makio Hasuike


Ugo La Pietra


Alberto Meda

 
Patrizia Pozzi in collaborazione con Duilio Forte e Angelo Jelmini 

 
Politecnico


IED